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MONDOUnhcr, 33 milioni di donne rifugiate sono esposte a violenza

08.03.17 - 13:43
Unhcr, 33 milioni di donne rifugiate sono esposte a violenza

ROMA - Donne, ragazze e bambine rappresentano circa il 50% dei 65.3 milioni di persone costrette ad abbandonare la propria casa e il proprio Paese a causa di violenze, guerre e persecuzioni.

Lo rende noto l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) in occasione dell'8 marzo, sottolineando come queste donne siano maggiormente esposte e vulnerabili rispetto alle varie forme di violenza sessuale e di genere nel loro Paese di origine, durante il viaggio e persino nel Paese di asilo. Soltanto nel 2016, 24.133 donne sono arrivate in Italia via mare.

L'Unhcr è particolarmente preoccupato per "l'allarmante tasso" di persone, tra coloro che arrivano via mare, vittime di violenze sessuali e di genere, tra cui stupri, prostituzione forzata, mutilazioni genitali femminili, matrimoni precoci e violenza domestica. La grande maggioranza delle persone sopravvissute sono donne e ragazze, che spesso subiscono tali inaudite violenze nel corso del viaggio, in particolare in Libia, e persino durante la traversata in mare. E' inoltre allarmante il fatto che anche il numero di donne e ragazze potenzialmente vittima di tratta a scopo di sfruttamento sessuale sia aumentato drammaticamente negli ultimi anni.

"Le persone sopravvissute che incontriamo ci raccontano storie terrificanti di abusi e violenze. Senza il necessario e immediato supporto psico-sociale e medico le ferite di queste donne e ragazze rimarranno sempre aperte, segnandole per tutta la vita" afferma Stephane Jaquemet, delegato Unhcr per il Sud Europa. E' fondamentale, dice l'Agenzia Onu, che siano riconosciute le esigenze specifiche di donne e bambine e che vi sia un'efficace e immediata identificazione di coloro che hanno subito violenze sessuali e di genere, in modo da consentire il tempestivo accesso a servizi specializzati di tipo psico-sociale, medico e legale.

Una risposta sistematica e un'attività di prevenzione contro le violenze sessuali e di genere, anche attraverso strumenti di sistematico invio ai servizi sul territorio, devono essere implementati a livello locale e nazionale, diventando parte integrante del sistema di accoglienza, conclude l'Unhcr.
 
 

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