Lo sostiene il segretario generale dell'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord
BERLINO - «Ho parlato al telefono un paio di settimane fa con Donald Trump (il presidente Usa eletto, ndr). Ha detto che avverte il suo obbligo verso la Nato e l'alleanza transatlantica». Lo ha detto il segretario generale dell'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord, Jens Stoltenberg, in un'intervista alla Dpa. "Per questo sono fiducioso che gli Stati Uniti rimarranno fedeli ai loro obblighi».
«Sul tema Russia, sono dell'idea che sia importante parlare con i russi. Lo dicono anche i tedeschi. Non c'è alcuna contraddizione tra intimidazione, difesa e dialogo», ha detto Stoltenberg rispondendo a una domanda sulle ripercussioni di un presidente Usa filo-russo sulla politica di riarmo della Nato in Europa orientale.
E alla domanda su quali siano, tra Russia e terrorismo internazionale, i più gravi pericoli per la Nato nel 2017, Stoltenberg ha risposto: «Sono cose estremamente diverse. Dalla Russia non giunge un pericolo immediato a un membro Nato, la Russia è un nostro vicino e lo rimarrà. Per questo ci sforziamo nel dialogo e per allentare le tensioni». «Con il terrorismo dovremo invece convivere anche nel 2017, ma il nostro scopo è distruggere l'Isis», ha aggiunto Stoltenberg.
«La Nato non è la polizia del mondo». Così il segretario generale ha invece respinto le accuse rivolte da più parti alla Nato di incapacità ad agire nel conflitto siriano. Stoltenberg si è riferito alla mancanza di accordo nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e ha aggiunto: "Nel caso Siria, vediamo che l'Organizzazioen delle nazioni unite (Onu) è purtroppo bloccata e questo indebolisce la capacità di azione dell'intera comunità internazionale». «Compito della Nato è di difendere i paesi membri e i loro territori", ha concluso, "e poiché noi impieghiamo sempre forza militare, non possiamo intervenire se vediamo conflitti e sofferenze umane».