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FRANCIAMsf: «Lo sgombero è inevitabile, ma non risolve il problema»

24.10.16 - 13:21
L'organizzazione umanitaria è preoccupata per i minorenni non accompagnati e per quanti vivranno in condizioni di precarietà nei prossimi mesi
Msf: «Lo sgombero è inevitabile, ma non risolve il problema»
L'organizzazione umanitaria è preoccupata per i minorenni non accompagnati e per quanti vivranno in condizioni di precarietà nei prossimi mesi

CALAIS - Mentre è in corso lo sgombero di oltre 6000 persone dalla cosiddetta "giungla" di Calais, Medici senza frontiere (Msf) - che lavora nella tendopoli dall'inizio dell'emergenza - esprime preoccupazione per le persone più vulnerabili, i minorenni non accompagnati e quanti tenteranno ancora la traversata o vivranno in condizioni di precarietà nei prossimi mesi.

«Lo smantellamento di Calais era inevitabile - afferma Loris De Filippi, presidente di Msf -; non era pensabile in un Paese come la Francia che migliaia di persone, tra cui centinaia di minorenni non accompagnati, venissero lasciate per anni a vivere in condizioni così indegne e pericolose. Ma lo sgombero non risolverà la situazione delle persone, di cui molte in fuga da conflitti e regimi autoritari, che cercano disperatamente di raggiungere l'Inghilterra per riunirsi alle proprie famiglie e che continueranno a tentare la traversata. E siamo preoccupati per tutte le persone che si costruiranno ripari di fortuna in altri siti nel nord della Francia, in una regione dove la temperatura invernale scende molto al di sotto dello zero».

Una preoccupazione specifica riguarda i minorenni. Msf riporta un censimento dell'organizzazione francese Ftda del 12 ottobre, secondo il quale nel campo di Calais vi erano 1291 minorenni non accompagnati, in media tra i 14 e i 18 anni (il più giovane di 6 anni), che rimarranno a Calais finché non verrà accertata la loro situazione.

Fino all'inizio di ottobre, solo 72 minorenni erano riusciti a raggiungere l'Inghilterra attraverso il processo di ricongiungimento familiare. I minorenni che non verranno accettati in Inghilterra, o che vorranno rimanere in Francia, saranno inviati presso i Caomie (centri per i minorenni) creati appositamente in tutto il Paese, e dove Msf auspica che le condizioni siano dignitose.

Durante lo sgombero, Msf continuerà ad assistere e informare i minorenni che ha seguito nel campo negli ultimi mesi, veglierà affinché i pazienti più vulnerabili possano essere evacuati in via prioritaria e si è resa disponibile a supportare il sistema sanitario pubblico se necessario.

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