Un poster creato per sensibilizzare all’uso delle piscine le è valso l’accusa di razzismo
WASHINGTON - Un manifesto che spiega le regole di buon comportamento in piscina è costato un’ondata di critiche alla Croce Rossa americana che l’ha prodotto. Sui social l’organizzazione è stata infatti accusata di razzismo.
Il poster in questione, dal titolo “Fai il figo, segui le regole”, mostra dei bambini che si divertono in piscina. Quelli che si comportano bene sono indicati da una freccia verde e accompagnati dalla scritta “Figo”, quelli un po’ biricchini da una freccia rossa con la scritta “Non figo”. Il problema? I bambini nell’immagine che si comportano male sono in maggioranza di colore. Quelli educati sono bianchi.
La collera si è presto riversata su Twitter: «Nessun bambino nero nel manifesto è “figo”», si lamenta una donna. Un altro internauta chiede che il poster sia cambiato «perché questo, che porta il nome della vostra organizzazione, è estremamente razzista», spiega.
Sopraffatta dalle reazioni indignate, la Croce Rossa americana ha presentato le proprie scuse in un comunicato: «Esprimiamo le nostre scuse più sincere per qualsiasi malinteso perché non era assolutamente nelle nostre intenzioni offendere qualcuno», vi si legge. L’organizzazione ha ritirato il poster e la relativa applicazione per smartphone Swim App. Inoltre ha chiesto assistenza a un’associazione per la difesa della diversità che la aiuti a rimettersi sulla retta via.