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CANTONEMario Martone: un regista al confine, tra teatro e cinema

15.03.16 - 14:30
Nell’ambito di LuganoInScena, domani alle 18.30 al Lac di Lugano è prevista una tavola rotonda col regista, Carmelo Rifici, Carlo Chatrian e Domenico Lucchini
Mario Martone: un regista al confine, tra teatro e cinema
Nell’ambito di LuganoInScena, domani alle 18.30 al Lac di Lugano è prevista una tavola rotonda col regista, Carmelo Rifici, Carlo Chatrian e Domenico Lucchini

LUGANO - In occasione della Prima nazionale dello spettacolo “Morte di Danton”, la rassegna Lac Incontra si arricchisce di un nuovo importante appuntamento: teatro e cinema si incontrano grazie alla straordinaria presenza del regista Mario Martone, insieme a Carmelo Rifici, direttore artistico di LuganoInScena, Carlo Chatrian, direttore artistico del Festival del film di Locarno, e Domenico Lucchini, direttore del Cisa (Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive).

La tavola rotonda si terrà prima dello spettacolo “Morte di Danton” di Georg Büchner per la regia di Martone, in scena il 15 e il 16 marzo alle ore 20  nella Sala Teatro (Lac).

Attualmente impegnato al Teatro alla Scala di Milano con il capolavoro del repertorio verista “La cena delle beffe” di Umberto Giordano, Martone ripercorrerà la sua prestigiosa carriera sviluppata in un reciproco scambio tra opera teatrale e cinematografica.

Lo scambio fra scena teatrale, video e cinema è oggetto in Martone di riflessione di lunga data, sulle quali si è espresso ricorrentemente: «Mettere in discussione il sistema della narrazione teatrale, considerare parola, suono e spazio come tutti uniti nell’atto della creazione del testo. Cercare di uscire da uno schema rappresentativo illusorio (testo-messinscena) per praticare l’irreversibilità della fusione dei segni e guardare alla scena come un pezzo di realtà, materia viva. Io definisco quindi montaggio il sistema di giunture dove si incrociano e reagiscono parola, suono e spazio, concepiti per il fine poetico».

L’incontro permetterà di conoscere uno dei più noti registi italiani e approfondire il legame del teatro con la settima arte: il grande specchio della modernità che, grazie alle sue possibilità tecniche, permette allo spettatore di penetrare nella sua stessa anima.

L’ingresso è gratuito. Per motivi organizzativi, è richiesta gentile prenotazione via e-mail: info@luganoinscena.ch

 

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