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Paura e rabbia prevalgono nel mondo agricolo dopo gli incendi a ripetizione dello scorso fine settimana a Broye
AVENCHES - 24 cavalli sono morti nel fuoco: la Broye vodese e friburghese come anche il Vully, non sono stati risparmiati in questi giorni. Nella regione l’ansia è alta, soprattutto tra gli agricoltori. «Difficile chiudere occhio la notte quando ci hanno detto che c’è una persona in agguato, pronta a dare fuoco a tutto! Non ci sentiamo al sicuro», afferma Jean*, un agricoltore a Domdidier.
«Ora, di notte, mio marito fa andare tutte le macchine. Abbiamo fretta di finire il raccolto. Il piromane è un barbaro spaventoso. Per fortuna abbiamo i cani che ci proteggono» si fa coraggio una contadina di Avenches. «Alla sera, facciamo un giro di perlustrazione attorno alla fattoria per vedere se c’è qualcosa di sospetto. Cosa che prima non facevamo», ha detto un agricoltore di Broyard. «Sì, ho paura. Sabato scorso il fuoco era a 500 metri da noi», ha sottolineato il figlio di un contadino di Domdidier.
La rabbia è un altro sentimento che prevale. «Chi ha fatto questo dovrà pagare», dice infuriato un residente di Avenches. Alcuni, come Andrea*, prendono posizioni estreme. «Il piromane merita di finire nello stesso modo dei cavalli».
Dietro a questo quadro, un pizzico di speranza esce dalle labbra di Julie* «Che la polizia fermi immediatamente il colpevole! Questo rassicurerebbe tutti».
*nome fittizio
