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Infortuni non professionali: 7,5 milioni di giorni lavorativi persi l'anno

SVIZZERAInfortuni non professionali: 7,5 milioni di giorni lavorativi persi l'anno

21.09.17 - 09:09
Ogni anno, mezzo milione di lavoratori s'infortunano durante il tempo libero, comportando conseguenze gravi per le imprese
fotolia
Infortuni non professionali: 7,5 milioni di giorni lavorativi persi l'anno
Ogni anno, mezzo milione di lavoratori s'infortunano durante il tempo libero, comportando conseguenze gravi per le imprese

BERNA - Ogni anno, in Svizzera si verifica un milione di infortuni non professionali. La metà delle persone infortunatesi lavora in un'azienda, ma non può più svolgere il proprio lavoro dopo un infortunio. Di conseguenza questi infortuni non professionali comportano ogni anno 7,5 milioni di giorni pagati durante i quali le aziende devono rinunciare ai loro collaboratori. Corrisponde all'incirca a un'azienda delle dimensioni delle FFS in cui tutti i collaboratori per un anno non si recano al lavoro. Nel calcolo non sono comprese le giornate di attesa non pagate.

Le assenze dal lavoro dovute agli infortuni non professionali comportano conseguenze notevoli per le imprese e comportano oneri amministrativi e organizzativi. Bisogna assumere personale a tempo determinato e pagare degli straordinari. Inoltre possono risultare ritardi nelle consegne e si possono perdere dei clienti. Questi fattori incidono sull'economia svizzera con una somma che si aggira a miliardi di franchi.

Materiale pronto per l'uso - Per le imprese attive nella prevenzione degli infortuni non professionali risultano solo vantaggi. Si ottiene il miglior risultato se il datore di lavoro stesso sensibilizza i collaboratori nei confronti di tale argomento. Per questo motivo l'upi, il centro svizzero di competenza per la prevenzione degli infortuni, sostiene gli impegni delle aziende offrendo loro del materile interessante e pronto per l'uso. Le piccole e medie imprese (PMI) possono richiedere gratuitamente i «SafetyKit» dell'upi. Il materiale pronto per l'uso comprende un manifesto, un video, un volantino e una presentazione per sensibilizzare il personale. I singoli «SafetyKit» sono dedicati agli infortuni non professionali più frequenti e spaziano dalla circolazione stradale (distrazione, bici elettriche, motociclette, visibilità) allo sport (escursionismo, sci, snowboard) fino all'ambito casa e tempo libero (cadute, fai da te). L'offerta viene continuamente arricchita.

«Grazie ai SafetyKit possiamo sensibilizzare i collaboratori nei confronti di alcuni pericoli nel tempo libero e far notare loro in modo simpatico che anche un infortunio nel tempo libero è doloroso», spiega Peter Lyner, proprietario di un forno in un video che presenta l'offerta dell'upi per le imprese. Inoltre, in base alla grandezza e alle esigenze delle aziende l'upi eroga consulenze, formazioni individuali, corsi, presentazioni tematiche e supporti per i collaboratori.

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COMMENTI
 

GI 6 anni fa su tio
Sembrano una "montagna" ma con poco oltre 5 milioni di persone occupate.....significa MENO di due gg a testa....il che porta a ridimensionare il titolo

Mag 6 anni fa su tio
Concorso di colpa negli infortuni non professionali. Se "te lo sei cercato un po' troppo" il rimborso va al datore di lavoro per pagare solo il sostituto. Non so se sono già esclusi i pagamenti del salario per chi si infortuna durante attività estreme, tipo voli in tuta alare o altre attività mortali simili.
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