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Macron presidente: «Il mondo e l'Europa hanno bisogno di una Francia forte»

FRANCIAMacron presidente: «Il mondo e l'Europa hanno bisogno di una Francia forte»

14.05.17 - 10:43
Laurent Fabius: «In questo istante lei entra in carica». Kohler segretario generale, domani la nomina del premier
Keystone
Macron presidente: «Il mondo e l'Europa hanno bisogno di una Francia forte»
Laurent Fabius: «In questo istante lei entra in carica». Kohler segretario generale, domani la nomina del premier

PARIGI - Il presidente del Consiglio costituzionale, Laurent Fabius, ha proclamato presidente Emmanuel Macron. «Il Consiglio costituzionale vi ha proclamato eletto presidente della Repubblica, 8/o eletto a suffragio universale nella quinta repubblica. In questo istante preciso lei entra in carica».

«Il mondo e l'Europa hanno bisogno più che mai della Francia, di una Francia forte»: ha affermato Macron nel suo primo discorso all'Eliseo dopo la proclamazione. «Il 7 maggio i francesi hanno scelto lo spirito di conquista», ha proseguito. «C'è bisogno di una Francia che sappia inventare il futuro. La mia prima esigenza sarà di restituire ai francesi la fiducia in se stessi che per troppo tempo è stata indebolita. Sarà un lavoro lento, impegnativo ma indispensabile».

Emmanuel Macron era arrivato poco più di un'ora prima all'Eliseo per il passaggio di poteri e l'insediamento come nuovo presidente della Repubblica. Nel cortile, lo ha accolto il presidente uscente, François Hollande al termine del tappeto rosso che Macron ha percorso a passo molto lento.

Hollande ha accolto il suo successore con un sorriso e gli ha stretto a lungo la mano. Poi i due sono entrati all'interno del palazzo per il passaggio delle consegne e la comunicazione dei codici nucleari.

Macron, arrivato in auto sotto una leggera pioggia - proprio come durante il passaggio di poteri Sarkozy-Hollande di 5 anni fa - ha impiegato circa 10 minuti dalla sua abitazione nel VII arrondissement fino al Faubourg Saint-Honoré. Era all'interno di una Renault Espace grigia, blindata, e durante tutto il percorso si è spesso affacciato al finestrino per salutare le numerose persone che stavano aspettando il suo passaggio ai lati del percorso.

Un lungo applauso della folla presente davanti all'ingresso dell'Eliseo ha accolto l'auto di Macron al suo arrivo.

Rievocando la sua lunga e lenta marcia verso il palco quando, domenica scorsa, ha celebrato la sua vittoria davanti al Louvre, Emmanuel Macron ha percorso con particolare calma i 60 metri di tappeto rosso che lo separavano dal presidente uscente François Hollande (video). «Un tentativo di ritrovare un tempo politico che, purtroppo, troppo spesso si deve confrontare con il tempo mediatico», commentano i reporter di Public Sénat.

La moglie di Emmanuel Macron, Brigitte, ha raggiunto in auto l'Eliseo poco prima del marito. Scesa all'esterno del cortile del palazzo, ha salutato le persone ivi raccolte ed è entrata nell'edificio. Non avendo François Hollande una consorte, il protocollo vuole che la nuova première dame s'intrattenga con la moglie del segretario generale alla presidenza, Jean-Pierre Jouyet.

Macron nomina Kohler segretario generale Eliseo

Prima nomina da presidente per Emmanuel Macron, che ha scelto Alexis Kohler come nuovo segretario generale dell'Eliseo. Kohler, 43 anni, è stato capo di gabinetto di Macron quando era ministro dell'Economia nel governo Valls. Kohler ha un percorso tipico delle "grandes écoles" francesi (Essec e Ena). È stato direttore al Tesoro poi è stato al Fondo monetario internazionale, quindi all'Agenzia delle partecipazioni statali.

Il premier verrà annunciato solo domani

Macron, inoltre, ha fatto sapere che annuncerà il nome del primo ministro soltanto domani. L'ipotesi dell'annuncio di un nuovo premieri è stata quindi smentita anche dal segretario di En Marche!, Richard Ferrand, presente all'Eliseo fra gli invitati.

Bagno di folla sugli Champs-Elysées

Emmanuel Macron, sotto la pioggia, infrange il protocollo e - fra un nugolo di guardie del corpo preoccupate - va a salutare le due ali di folla che lo acclamano sugli Champs-Elysées dopo la fine della cerimonia all'Arco di Trionfo. Molti sostenitori della campagna erano presenti nelle prime file, ma Macron ha indugiato con tutti, ha parlato, sorriso e stretto mani nonostante la pioggia non abbia mai smesso. Una persona ha donato una rosa rossa - simbolo del Partito socialista - a Macron, che l'ha tenuta poi durante tutto il percorso vicino alle transenne. Poi, il presidente è risalito in auto - scoperta - ed ha ridisceso gli Champs-Elysées salutando la folla in piedi nella nuova vettura decappottabile presidenziale.

 
 

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