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STATI UNITIMissili in Siria, Medvedev: «USA a un passo dalla guerra con la Russia»

07.04.17 - 08:34
Il premier russo denuncia l'azione statunitense «in duro contrasto con le norme del diritto internazionale. Nuova ipotesi degli USA: «Mosca coinvolta nei raid?»
Keystone
Il premier russo denuncia l'azione statunitense «in duro contrasto con le norme del diritto internazionale. Nuova ipotesi degli USA: «Mosca coinvolta nei raid?»

WASHINGTON - Gli Stati Uniti hanno lanciato un attacco missilistico in Siria su ordine del presidente Donald Trump, in risposta ai raid con armi chimiche avvenuti il 4 aprile scorso a Khan Shaykhun e attribuiti al regime di Assad.

Sono 59 i missili Tomahawk lanciati da due cacciatorpediniere Usa nel Mediterraneo orientale, ed hanno colpito alle 20.45 ora di Washington - le 3.45 del mattino a Damasco - la base aerea di Shayrat, nel centro del Paese: la stessa da cui secondo fonti di intelligence sarebbero partiti i jet che martedì hanno scaricato agenti chimici sulla provincia di Idlib, fatali per oltre 70 persone tra cui almeno 30 bambini. 

21:18

«Punire al più presto i responsabili degli attacchi» - Il presidente francese, François Hollande, ritiene che «il ripetuto ricorso alle armi chimiche mostra l'impellente necessità di un'azione determinata della comunità internazionale. La Siria continua a violare i divieti di produzione, stoccaggio, e utilizzo di queste armi malgrado gli impegni assunti» nel 2013: è quanto si legge in una nota diffusa al termine del consiglio Difesa all'Eliseo.

 

«Le inchieste di verifica - prosegue il presidente - vanno dunque rafforzate. Il meccanismo di attribuzione delle responsabilità deve lavorare il più rapidamente possibile affinché tutti coloro che sono all'origine degli attacchi vengano sanzionati. Tutti gli Stati, ma più in particolare quelli che continuano a sostenere il regime, hanno una responsabilità in questo settore».

19:41

Gli Stati Uniti minacciano nuovi attacchi contro Assad - L'attacco missilistico contro la base siriana potrebbe non essere isolato. Gli Stati Uniti fanno sapere che nuovi attacchi contro le forze armate del sovrano siriano sono possibili: «Siamo pronti a fare di più, ma speriamo non sarà necessario», ha sottolineato oggi, a New York, l'ambasciatore USA Nikki Haley.

19:31

«Aspettiamo spiegazioni da Tillerson» - La visita a Mosca del segretario di Stato Usa Rex Tillerson - annunciata per l'11 e il 12 aprile - è «in agenda»: lo ha confermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, aggiungendo che Mosca chiederà al capo della diplomazia Usa spiegazioni per l'attacco americano sulla base siriana di Shayrat. «Confermo che oggi siamo stati in contatto con l'ambasciata americana», ha aggiunto Zakharova.

19:26

Missili a segno - Tutti e 59 i missili lanciati dagli Usa sulla Siria hanno centrato l'obiettivo: lo ha detto il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer.

19:23

Uno schiaffo al processo di pace - L'attacco americano contro una base aerea siriana «è un colpo colossale arrecato proprio ai processi che portavano alla ricomposizione pacifica» della crisi siriana «sia ad Astana sia a Ginevra»: lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

19:03

L'appello egiziano: «Risolvete la crisi siriana» - «L'Egitto si appella a Usa e Russia affinché compiano passi efficaci per raggiungere una soluzione complessiva e definitiva della crisi siriana»: lo scrive l'agenzia ufficiale egiziana Mena riportando una dichiarazione del ministero degli Esteri del Cairo.

La nota riferisce che l'Egitto ha espresso profonda preoccupazione per le ripercussioni dell'attacco chimico di martedì che ha ucciso «decine di civili» nella città siriana di Khan Shikhoun e il ministero degli Esteri ha chiesto di «aumentare gli sforzi per porre fine al conflitto militare in Siria e per mantenere la sicurezza in Medio oriente».

Il dicastero inoltre ha esortato «tutte le parti siriane» a rispettare il cessate il fuoco e ad avviare negoziati «sotto gli auspici degli Usa», riferisce ancora la Mena senza far riferimento all'attacco missilistico sulla base aerea siriana della scorsa notte.

19:01

Una "mano" al terrorismo - «L'aggressione Usa in Siria è illegittima e rafforza il terrorismo»: lo ha detto il vice ambasciatore russo all'Onu, Vladimir Safronkov, durante la riunione del Consiglio di sicurezza.

18:49

Mosca dietro ai raid chimici? - Gli Stati Uniti stanno verificando l'ipotesi che la Russia possa aver avuto un ruolo o possa aver partecipato all'attacco chimico in Siria, anche se al momento non ci sono prove. Lo afferma una fonte del Pentagono riportata da alcuni media americani.

18:48

Linea diretta - La Russia si è detta d'accordo nel mantenere una linea diretta con gli Stati Uniti per prevenire collisioni tra i propri aerei militari nei cieli della Siria. Lo riportano fonti del Pentagono.

18:12

A nome di Trump, Pence ringrazia Netanyahu per il sostegno - Il vicepresidente Usa Mike Pence ha telefonato nel pomeriggio al premier Benyamin Netanyahu per ringraziarlo «a nome del presidente Donald Trump, per il forte sostegno di Israele all'azione americana in Siria».

Lo annuncia l'ufficio di Netanyahu aggiungendo che Pence «ha aggiornato il premier sui dettagli dell'azione e sui suoi risultati». Netanyahu ha ribadito l'obiettivo di prevenire la diffusione e l'uso di armi chimiche. I due hanno poi sottolineato la forza dell'alleanza tra Israele e gli Usa.

17:44

Nave militare russa entra nel Mediterraneo - Una nave da guerra russa è entrata nel Mediterraneo e si starebbe dirigendo verso i due cacciatorpedinieri americani che hanno lanciato l'attacco in Siria della scorsa notte. Lo riporta Fox News.

17:29
Keystone
17:24

«A un passo dalla guerra con la Russia» - Attaccando una base aerea siriana, gli Stati Uniti sono arrivati «ad un passo dallo scontro con la Russia»: lo scrive su Facebook il premier russo, Dmitri Medvedev.

17:20

Medvedev: «Invece dell'Isis, Trump combatte Assad» - «Al posto della reiterata tesi su una lotta comune contro il nemico principale - l'Isis - l'amministrazione Trump ha dimostrato che condurrà una battaglia accanita contro il legittimo governo della Siria».

Lo scrive su Facebook il premier russo, Dmitri Medvedev, secondo cui gli Usa hanno agito «in duro contrasto con le norme del diritto internazionale, senza l'approvazione dell'Onu e in violazione delle proprie stesse procedure che prevedono la necessità di un avviso preliminare al Congresso su un'operazione militare non legata ad un attacco agli Usa».

16:40

Pelosi a Ryan: «Si riconvochi il Congresso» - La leader della minoranza democratica alla Camera Usa Nancy Pelosi ha chiesto allo speaker repubblicano della Camera Paul Ryan di richiamare i deputati dalla pausa di 18 giorni scattata a partire da ieri, affinché si possa discutere in aula dell'azione militare decisa dal presidente Donald Trump contro la Siria.

Il fatto che il commander in chief abbia dato l'ordine per il lancio dei missili senza chiedere l'autorizzazione del Congresso è un tema già sollevato a Capitol Hill immediatamente dopo l'attacco, con appelli 'bipartisan' per un maggiore coinvolgimento del Congresso.

16:26

Coalizione Usa, 204 uccisi in un mese - La Coalizione a guida americana anti-Isis ha ucciso in un mese più di 200 civili siriani tra cui 32 minori e 34 donne, incluse le 5 persone uccise in un raid nelle ultime 24 ore a est di Raqqa, roccaforte jihadista nel nord del Paese.

Lo riferisce oggi l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) che fornisce un bilancio dettagliato di 204 civili uccisi dal 1 marzo al 7 aprile 2017 nella regione di Raqqa. E il raid delle ultime ore contro il villaggio di Hamrat Ghanem nell'est di Raqqa, ha ucciso cinque membri di una stessa famiglia, tra cui due donne.

16:25

Autobomba a Damasco - Secondo video amatoriali e foto pubblicate sui social network, un'esplosione avvenuta nella centrale piazza Arnus a Damasco è stata causata da un'autobomba fatta scoppiare appositamente nell'ambito delle riprese televisive per uno sceneggiato televisivo ambientato durante la guerra in Siria. Video e immagini mostrano una colonna di fumo salire dalla piazza, così come si vedono a terra corpi di attori-comparse che fingono di essere senza vita.

16:21

Usa, un'ora di preavviso - Gli Stati Uniti hanno dato alla Russia un'ora di preavviso sull'attacco. Lo riferiscono fonti alla Cnn.

Fonti ufficiali del Pentagono hanno già confermato nelle scorse ore che le regolari comunicazioni tra Washington e Mosca, previste dal protocollo e dalle regole d'ingaggio, era scattate nella giornata di ieri, emerge però adesso che nello specifico l'indicazione ultima sull'attacco risale ad un'ora prima del lancio, con tutta probabilità per evitare 'danni collaterali' ed allontanare eventuale personale nell'area.

15:48

Iran: «Usa sullo stesso fronte con Isis e al-Qaeda» - «Gli Stati Uniti stanno combattendo in Siria e Yemen sullo stesso lato dei gruppi terroristici Isis e al-Qaeda». Ad affermarlo su Twitter è il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, per il quale «è ora di smettere con montature e coperture».

Il ministro ha aggiunto che «gli Stati Uniti hanno già usato due volte accuse fasulle su armi chimiche, nel 2003 per invadere l'Iraq e ora per attaccare la Siria».

Zarif ha infine rimarcato che «l'Iran, come unica recente vittima di armi chimiche usate da Saddam Hussein negli anni '80, condanna tutte le armi di distruzione di massa da chiunque e contro chiunque».

15:33

Riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza - Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu terrà a breve una riunione di emergenza sull'attacco Usa in Siria. Lo confermano all'ANSA fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro. La riunione - precisano le fonti - dovrebbe iniziare alle 11.30 locali, le 17.30 svizzere.

15:10

Erdogan: «L'attacco è positivo, ma non basta» -   «Noi consideriamo positivo» l'attacco Usa in Siria «come passo contro i crimini di guerra del regime di Assad, commessi con armi chimiche e convenzionali. Ma è abbastanza? Per me non è abbastanza. Spero che questa operazione sia solo l'inizio». Lo ha detto in un comizio il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, nel suo primo intervento dopo il raid americano.

«Nessuno ha il diritto di sentirsi tranquillo e sicuro in un mondo in cui i bambini vengono brutalmente massacrati. È diventato inevitabile che ciascuno riveda la propria posizione» dopo l'attacco su Idlib, ha aggiunto Erdogan, sostenendo che «nessuno deve cercare di nascondere i crimini contro l'umanità e il massacro di bambini sotto la maschera della lotta contro Daesh» (Isis).

 
15:06

Gran parte dei jet sono stati trasferiti prima del raid - Gran parte degli aerei militari governativi siriani presenti nella base aerea di Shayrat, colpita da missili americani la notte scorsa, sono stati trasferiti prima dell'attacco. Lo riferisce la tv panaraba al Mayadin, vicina all'Iran, che cita «fonti ben informate» in Siria. Secondo le ricostruzioni di analisti militari libanesi, i missili Usa hanno potuto colpire la base di Shayrat senza che sia entrato in funzione il sistema di contraerea missilistica Sam di recente aggiornato da militari russi.

 
 
14:42
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14:40

«Risponderemo all'aggressione americana» -«La Siria e i suoi alleati risponderanno in maniera appropriata a quest'aggressione»: lo ha detto oggi Buthayna Shaaban, consigliere politico del presidente siriano Bashar al Assad, commentando l'attacco americano compiuto nella notte contro una base militare governativa nella Siria centrale.

 

Intervistata dalla tv panaraba al Mayadin, vicina all'Iran, Shaaban ha assicurato che «il coordinamento tra Damasco e suoi alleati (la Russia e l'Iran) continua».

13:41

Il DFAE: «L'ONU agisca velocemente» - «Una reazione concertata e rapida del Consiglio di sicurezza; occorre evitare l'escalation militare»: questo chiede la Svizzera qualche ora dopo il bombardamento americano su postazioni del regime siriano, a seguito dell'attacco chimico di martedì nella provincia siriana di Idlib.

Lo rende noto oggi in un comunicato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). L'uso di armi chimiche in Siria costituisce un «crimine di guerra che la Svizzera condanna con tutte la fermezza possibile». Il DFAE ribadisce inoltre il suo appello alle parti in conflitto e al governo siriano in particolare, «a permettere l'accesso in territorio siriano alla commissione che indaga e ad altre istanze internazionali», affinché possano far luce sui fatti dopo l'uso di armi chimiche.

Berna continuerà a sostenere gli sforzi per un dialogo comune nell'ambito delle Nazioni Unite, tramite l'inviato speciale dell'ONU Staffan de Mistura, e il dialogo tra siriani, conclude la nota del DFAE.

 
 
12:41

15 i morti tra cui 9 civili - Oltre a sei militari della base ci sono anche 9 civili, tra cui anche quattro bambini, tra le vittime dell'attacco americano sulla base militare governativa nella Siria centrale, secondo quanto riferisce l'agenzia Sana controllata dal governo, che parla così di un bilancio di 15 vittime. Secondo la Sana, i missili statunitensi non hanno colpito solo la base militare di Shayrat ma anche abitazioni civili nei villaggi circostanti.

12:31

Juncker: «Risposta inevitabile» - La scorsa notte «gli Usa hanno lanciato attacchi aerei» contro un aeroporto in Siria «in risposta all'orribile» attacco chimico di Idlib. Lo ha detto Jean Claude Juncker in una dichiarazione letta dalla portavoce Mina Andreeva. «Gli Usa hanno informato l'Ue che gli attacchi erano limitati e mirati a prevenire ulteriori atrocità con armi chimiche». La portavoce ha aggiunto che «Juncker è stato inequivocabile nella sua condanna dell'uso delle armi chimiche e sul fatto che il ripetuto uso delle stesse doveva avere una risposta».

12:22

Una telefonata Putin-Trump non è in programma - Al momento non è ancora in programma una telefonata fra Vladimir Putin e il presidente Usa Donald Trump. Lo ha precisato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov citato dalla Tass.

12:21

Mosca: «Washington ci ha avvisato dell'attacco» - La Russia è stata avvisata dell'attacco missilistico degli Usa in Siria attraverso i canali esistenti. Lo ha confermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. Lo riporta la Tass.

12:20

Miliziani attaccano truppe governative dopo raid Usa - I miliziani antigovernativi hanno lanciato un vasto attacco contro le truppe siriane dopo il raid missilistico degli Usa. Così il ministero della Difesa russo citato dalla Tass.

12:15

Solo 23 missili su 59 a bersaglio - Secondo i dati a disposizione delle autorità russe, la base aerea siriana di Shayrat è stata raggiunta solo da 23 missili americani e il luogo in cui sono caduti gli altri 36 missili da crociera è sconosciuto: lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, sottolineando che stando a queste cifre «l'efficacia bellica del massiccio attacco missilistico americano alla base siriana è estremamente bassa».

12:03

Mosca: «Rafforzeremo le difese aeree di Assad» - Il ministero della difesa russo ha annunciato piani per il rafforzamento delle difese aeree siriane per proteggere le infrastrutture del Paese dopo il raid Usa. Lo riporta la Tass.

11:53

Sei anni di guerra, le cifre dell'orrore - Centinaia di migliaia di morti, metà della popolazione sfollata o rifugiata all'estero, oltre 13 milioni di persone in stato di necessità, speranza di vita ridotta di 15 anni per gli uomini e 10 anni per le donne. Sono queste alcune delle cifre che rendono le dimensioni della tragedia della guerra civile in Siria, iniziata nel marzo di sei anni fa.

MORTI - Da anni ormai l'Onu ha smesso di fornire bilanci ufficiali. Le stime, a seconda delle fonti, variano da 300.000 fino a oltre 400.000.

SFOLLATI E PROFUGHI - Su una popolazione che prima della guerra era di 22 milioni, gli sfollati all'interno del Paese sono oggi 6,5 milioni. Quasi 5 milioni sono rifugiati all'estero, per la maggior parte in Turchia, Libano e Giordania e, in misura minore, in Iraq ed Egitto.

ASSISTENZA SANITARIA - Secondo l'Onu oltre la metà degli ospedali e dei centri sanitari sono stati chiusi o funzionano solo parzialmente e i due terzi del personale sanitario ha lasciato il Paese. Circa 11,5 milioni di persone (il 40 per cento bambini) non hanno accesso a cure adeguate. Tra di loro vi sono 300.000 donne incinte.

CIVILI ASSEDIATI - Un milione di persone vivono in città e aree assediate dalle varie parti in conflitto e non possono ricevere regolarmente aiuti umanitari.

BAMBINI - Secondo dati Unicef, 2,8 milioni di minori vivono in aree difficili da raggiungere, di cui 280.000 in aree assediate. Molti continuano ad essere reclutati per azioni di combattimento. Sei milioni dipendono dall'assistenza umanitaria. Oltre 2,3 milioni sono rifugiati in altri Paesi. Molti di loro non possono frequentare la scuola, così come 1,7 milioni in Siria. Molti sono costretti a lavorare per contribuire al sostentamento delle famiglie e le bambine e adolescenti sono spesso obbligate a contrarre matrimoni precoci.

11:29

«Spero nessuna conseguenza irreparabile» - Spero che queste azioni non creeranno conseguenze «irreparabili» nei rapporti fra Russia e Usa. Così il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov parlando dall'Uzbekistan.

11:13

«Ricorda l'invasione dell'Iraq» - L'attacco americano in Siria «è un atto di aggressione con un pretesto assolutamente inventato e ricorda la situazione del 2003, quando gli Usa e la Gran Bretagna, con alcuni loro alleati, hanno invaso l'Iraq»: lo ha dichiarato il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov.

 
 
11:09

Lavrov conferma: «Nessuna vittima russa» -  Il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, conferma che non ci sono notizie di soldati russi morti o feriti nell'attacco Usa contro una base aerea siriana. «Quanto alle vittime tra i militari russi, non ne so niente. Con ogni probabilità non ci sono state tali vittime», ha detto Lavrov.

 
 
10:51

«Rischio ondate di migranti, serve una safe zone» - «Possono esserci nuove ondate di migranti. Il numero di sfollati in Siria è molto alto. Creare una 'safe zone' in Siria è più importante che mai». Lo ha detto il ministro degli esteri turco, Mevlut Cavusoglu.

In una nota scritta il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, ha ribadito che Ankara considera l'attacco Usa in Siria una risposta positiva e un passo importante per difendere i civili da ulteriori raid. «È importante che la comunità internazionale agisca unita per porre fine alla crisi umanitaria in Siria».

10:39
Keystone
10:36

La Cina invita alla calma: «Serve una soluzione politica» - Sulla Siria, la Cina mantiene la sua posizione basata «sulla soluzione politica». Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, invitando «le parti a mantenere la calma e ad evitare l'escalation delle tensioni». In base agli ultimi sviluppi, «la soluzione politica si profila quanto mai urgente».

 

10:30

Hollande e Merkel: «La responsabilità è di Assad» - Su «Assad pesa l'intera responsabilità». Lo scrivono il presidente francese, Francois Hollande e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, in una nota congiunta dopo il bombardamento Usa in Siria.

«La Francia e la Germania - prosegue il comunicato dell'Eliseo - proseguiranno gli sforzi con i loro partner nel quadro dell'Onu per sanzionare in modo più appropriato gli atti criminali e l'uso di armi chimiche vietate dai trattati».

 
 
10:13

«Attacco deciso prima della strage con armi chimiche» - Gli Usa avevano deciso di attaccare la Siria già prima della strage avvenuta tre giorni fa nella provincia siriana di Idlib per un presunto attacco con armi chimiche di cui sono accusate le truppe di Damasco: lo sostiene il ministero degli Esteri russo, secondo cui la carneficina di Idlib è stata per gli americani solo «un pretesto».

«È evidente - dichiarano da Mosca in un comunicato letto dalla portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova - che l'attacco con i missili da crociera americani è stato preparato in anticipo. Ad ogni esperto è chiaro che la decisione di effettuare gli attacchi è stata presa da Washington prima degli eventi ad Idlib che sono stati semplicemente usati come pretesto per dimostrare la forza».

 
 
10:12

Aumentano i morti - Si appesantisce il bilancio dell'attacco missilistico in Siria. I morti, secondo quanto dichiarato dal governatore della provincia, sono saliti a 6 mentre i feriti sono 7.

09:53

«Continuate a colpire Assad» - Le opposizioni siriane in esilio, sostenute da Turchia e Arabia Saudita, invitano gli Stati Uniti a proseguire gli attacchi contro le forze governative siriane per «minare la capacità del presidente siriano Bashar al Assad di usare l'aviazione per colpire i civili». Lo ha detto stamani Ahmad Ramadan, portavoce della Coalizione delle forze di opposizione siriane basata a Istanbul, citato dalla tv panaraba al Arabiya.

09:52

Mosca sospende l'intesa con Usa sulla sicurezza dei voli - Dopo l'attacco americano in Siria, la Russia ha deciso di sospendere il memorandum con la coalizione a guida americana per la prevenzione degli incidenti e sulla garanzia della sicurezza dei voli durante l'operazione in Siria: lo riferisce il ministero degli esteri russo.

09:39

«Attacco Usa favorisce l'Isis» - L'attacco Usa alla base militare governativa siriana «dimostra che gli Stati Uniti sostengono il terrorismo e guidano la guerra terroristica contro la Siria». Lo ha detto oggi Talal Barazi, il governatore di Homs, la regione dove si trova la base militare di Shayrat colpita dai missili americani nella notte. Citato dalla tv panaraba al Mayadin, vicina all'Iran, Barazi ha detto che l'aeroporto di Shayrat serve alla guerra contro l'Isis e che è servito nella battaglia per la liberazione di Palmira, la località a est di Homs in precedenza in mano ai jihadisti.

09:32

Nessun russo ferito nell'attacco - Non ci sono cittadini russi feriti nell'attacco americano contro una base delle forze aeree siriane vicino Homs: lo sostiene il deputato russo Dmitri Sablin, vice presidente dell'organizzazione di veterani "Fratellanza bellica". Lo riporta l'agenzia Interfax.

 

 
 
09:09
09:06

Il video dell'attacco - Il Pentagono ha diffuso un video che testimonia il lancio dei missili. Il presidente degli Stati Uniti ha spiegato di avere le prove del fatto che l'attacco col gas fosse responsabilità di Assad.

09:00
08:59

«Grave colpo ai rapporti USA e Russia» - «Questo passo di Washington arreca un danno notevole ai rapporti russo-americani, che si trovano già adesso in uno stato deplorevole»: lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, commentando l'attacco americano in Siria. «La cosa più importante secondo Putin - ha aggiunto Peskov - è che questo passo non ci avvicina all'obiettivo finale della lotta contro il terrorismo internazionale e crea invece un ostacolo serio alla creazione di una coalizione internazionale per lottare contro di esso in modo efficace».

 
 
08:57

May: «Risposta adeguata a barbaro attacco» - Il primo ministro britannico Theresa May ritiene «adeguata» la risposta americana al «barbaro» attacco chimico in Siria. Lo riportano i media britannici citando fonti di Downing Street secondo cui la May sarebbe stata avvisata in anticipo dell'operazione.

 
 
08:48
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08:43

Mogherini: «Sapevamo di una probabile svolta americana» - L'Ue «era stata informata della probabilità di un'imminente svolta degli Stati Uniti». Lo dice una portavoce dell'alto rappresentante per la politica Estera Ue spiegando che Federica Mogherini ha seguito durante la notte gli eventi con i servizi diplomatici dell'Ue al lavoro. «L'Ue sta coordinando gli Stati membri» prosegue la fonte ed «è in contatto con Stati Uniti e Nazioni Unite».

 
 
08:42

Missili giù, petrolio su - Quotazioni del petrolio ai massimi da 4 settimane dopo l'attacco Usa in Siria. I contratti sul greggio Wti con scadenza a maggio crescono di 1,24 dollari, arrivando a 52,94 dollari al barile; il Brent vola sopra i 56 dollari, a 56,08 dollari.

 
 
08:41

Israele sapeva -  Israele, insieme ad altri paesi, è stato avvisato in anticipo dagli Usa dell'attacco in Siria. Lo riferiscono i media. Anche l'esercito dello Stato ebraico ha fatto sapere - secondo le stesse fonti - di essere stato informato del raid prima che avvenisse e di aver espresso sostegno all'azione in colloqui con funzionari Usa.

 
 
08:40

Almeno 4 morti - Almeno 4 soldati siriani sono rimasti uccisi dai missili americani. La base aerea di Shayrat è stata «quasi totalmente distrutta» dall'attacco. «Abbiamo la conferma della morte di 4 militari, tra cui un generale. La base è stata praticamente rasa al suolo: tutti gli aerei sono fuori uso, il deposito del carburante e lo stabile della difesa aerea sono stati polverizzati», sottolinea Rami Abdel Rahmane, direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti dell'uomo.

08:34

Putin: «Aggressione ad uno Stato sovrano» - L'attacco americano sulla base militare siriana «viola la legge internazionale. Washington ha compiuto un atto di aggressione contro uno Stato sovrano». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo i media russi.

 
 
08:32

Clinton: «Ero favorevole ad un'azione aggressiva» - «Da Segretario di Stato appoggiavo un'azione più aggressiva sulla Siria». Sono le parole pronunciate da Hillary Clinton poco prima del bombardamento deciso da Donald Trump. Una coincidenza fortuita, dunque, le parole di Hillary a New York durante un incontro sulle donne. Un incontro durante il quale l'ex first lady spiega come durante i primi quattro anni di Barack Obama, quando era segretario di stato, aveva elaborato un piano per muoversi più aggressivamente nei confronti della Siria. Il presidente siriano, Bashar al Assad, «ha una forza aerea e questa forza è la causa di molte morti civili», ha detto Clinton.

 
 
08:31

«Primo passo giusto» -  L'attacco Usa contro la base militare siriana di Shayrat «è il primo passo giusto» che auspichiamo «essere parte di una più grande strategia che metta fine alle stragi e all'impunità e che porti a una transizione politica in Siria». Lo ha detto ad Al Jazeera Najib Ghadbian, rappresentante speciale agli Usa e all'Onu della Coalizione siriana, raggruppamento delle opposizioni al regime con sede all'estero. «È mancata finora una leadership americana che controbilanciasse i due poteri che sostengono Assad: la Russia e l'Iran», ha aggiunto Ghadbian.

 

 

 

08:29
Keystone
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