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ITALIAIn un video gli inviati della Bbc travolti dall’eruzione dell’Etna

17.03.17 - 08:09
Si è saputo il motivo che ha generato l’esplosione: è stato il contatto tra la lava incandescente della colata e la neve presente ad alta quota.
In un video gli inviati della Bbc travolti dall’eruzione dell’Etna
Si è saputo il motivo che ha generato l’esplosione: è stato il contatto tra la lava incandescente della colata e la neve presente ad alta quota.

CATANIA - L’esplosione di ieri sull’Etna ha colto di sorpresa anche una troupe della BBC che si trovava sul vulcano per lavoro, e immediatamente le telecamere dell’emittente hanno ripreso i momenti drammatici. Rebecca Morelle, giornalista del canale inglese ha raccontato sul suo profilo twitter di aver riportato ferite minori e ha elogiato i soccorritori e le guide. “Esplosioni come queste hanno ucciso”, “correre giu’ per la montagna sotto i colpi delle pietre, schivando massi infuocati e vapore bollente e’ un esperienza che non vorrei mai ripetere”, ha riferito.

“Io stesso ho ricevuto una piccola ferita in testa ma sto assai bene”. E’ quanto scrive su Facebook Boris Behncke, il vulcanologo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia rimasto coinvolto insieme ad altre nove persone ferite lievemente.

Intanto si è saputo il motivo che ha generato l’esplosione: è stato il contatto tra la lava incandescente della colata e la neve presente ad alta quota. Un fenomeno conosciuto dagli esperti come 'esplosione freatica', che oggi ha causato il ferimento di una decina di persone, colpite dal materiale piroclastico lanciato lontano sotto forma di schegge. Tra i feriti anche un ricercatore dell'istituto di geofisica e vulcanologia (Ingv).

La nuova fase eruttiva dell'Etna è cominciata due giorni fa, con delle esplosioni dal nuovo cratere di sud-est. Poi ha subito un incremento ieri mattina, generando una colata lavica sommitale. E oggi infine l'esplosione, a 2700 metri di quota, sul fronte della colata lavica, nel Belvedere che si affaccia sulla Valle del Bove.

Attualmente la lava avanza con una temperatura superiore ai 1000 gradi centigradi in una zona ricoperta di neve. Quest'ultima al contatto con la lava si scioglie, formando delle pozze d'acqua che possono venire ricoperte dal magma in avanzamento. In quel caso, l'acqua sotto la colata lavica tende a vaporizzare, e può causare esplosioni freato-magmatiche, come quella di oggi.

L'eruzione continuerà, secondo il vulcanologo Marco Neri dell'Ingv, e "probabilmente continuerà ad espandersi e a dirigersi verso la valle del Bove, una depressione erosiva profonda 1000 metri che si apre sull'alto fronte orientale dell'Etna".

"Qui, se avverranno altre esplosioni - aggiunge - saranno lontano dagli occhi di eventuali osservatori. Ma la lava potrebbe anche restare dal lato del Belvedere. E anche qui non è escluso che possano ripetersi fenomeni del genere. Perché in questa zona c'è molta neve, e bastano anche piccole sacche per causare forti esplosioni".

"I rischi ci sono, ma solo per chi si avvicina troppo - avverte Neri -. E la quota dove sono avvenute le esplosioni è interdetta alle escursioni e alle guide. Ma bisogna tenere presente che un'esplosione può avere una gittata di almeno 150-200 metri, come è avvenuto stamattina. E i detriti oltretutto sono incandescenti".

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