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ITALIADiversi ultras dell'Atalanta in manette

07.03.17 - 08:22
Il gruppo acquistava e assumeva cocaina nei pressi o anche dentro lo stadio, incappucciandosi per compiere azioni violente
Diversi ultras dell'Atalanta in manette
Il gruppo acquistava e assumeva cocaina nei pressi o anche dentro lo stadio, incappucciandosi per compiere azioni violente

BERGAMO - Ultras dell'Atalanta e spacciatori. Una vasta operazione contro numerosi soggetti ritenuti responsabili di traffico e spaccio di droga, estorsione, rapina e resistenza a pubblico ufficiale è stata effettuata nel Bergamasco.

Dalle indagini è emerso che il gruppo, in prevalenza ultras nerazzurri, prima di assistere alla partita, acquistava e assumeva cocaina nei pressi o anche dentro lo stadio, incappucciandosi per compiere azioni violente.

Grazie alle indagini, avviate nel settembre del 2015, è stato possibile acquisire gravi elementi indiziari a carico di un gruppo di italiani, nonché di un cittadino albanese e di uno serbo, in prevalenza ultras dell'Atalanta, dediti alla cessione di ingenti quantitativi di droga, anche nella tifoseria stessa. Tra gli indagati anche un settantatreenne e un sessantatreenne.

La modalità di azione, con il consumo di droga nei pressi dello stadio seguito dalle violenze, è stato accertato anche prima degli scontri avvenuti, nel gennaio 2016, nel centro di Bergamo, dopo la partita contro l'Inter, che ha portato a contestare anche il reato di resistenza a pubblico ufficiale, riconducibile a condotte violente attuate al termine dell'incontro.

L'operazione, chiamata 'Mai una gioia', prende il nome dallo slang e dal linguaggio in codice tipico usato dagli arrestati, i quali erano soliti ripetere come un mantra la frase, riportata anche in uno striscione in curva.

11 sono in carcere, 7 ai domiciliari

Le indagini vertono su 26 persone: 11 sono in carcere, 7 ai domiciliari, 3 hanno l'obbligo di dimora e 5 l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina e resistenza a pubblico ufficiale. 

Dall'alba di oggi sono state eseguite 14 perquisizioni domiciliari e sono stati notificati 30 avvisi di avvio del procedimento di emissione del Daspo, oltre alla notifica di 10 provvedimenti di sospensione della licenza nei confronti di dieci gestori di esercizi commerciali bergamaschi - 9 in città e uno in provincia -, coinvolti a vario titolo negli episodi ricostruiti dalla polizia nel corso dell'inchiesta. Sono stati chiusi per un lasso di tempo che va da 15 giorni a tre mesi.

 

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