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REGNO UNITOIl neo direttore dell'MI6 smonta James Bond: «Oggi non lavorerebbe»

08.12.16 - 20:33
Il personaggio, che tanta visibilità ha dato ai servizi segreti di Sua Maestà, dovrebbe secondo Alex Younger «cambiare il suo comportamento» per avere una possibilità
Il neo direttore dell'MI6 smonta James Bond: «Oggi non lavorerebbe»
Il personaggio, che tanta visibilità ha dato ai servizi segreti di Sua Maestà, dovrebbe secondo Alex Younger «cambiare il suo comportamento» per avere una possibilità

LONDRA - James Bond nell'MI6 di oggi? No, se non «cambiasse registro». Alex Younger sta nella realtà al personaggio che nella finzione è stato ribattezzato con il nome di M: il numero 1 dei servizi segreti di Sua Maestà. E le sue parole equivalgono quasi a un benservito per il mitico 007 di Ian Fleming: che tanto successo ha riscosso al cinema, e tanta pubblicità ha garantito all'intelligence britannica.

Parlando oggi in una conferenza stampa più unica che rara, Younger, neo direttore da ottobre di un'organizzazione della quale fino al 1994 Londra non ammetteva neppure l'esistenza, rivela di non amare troppo l'agente impersonato sullo schermo dai vari Sean Connery, Roger Moore, Pierce Brosnan o Daniel Craig. Il suo vero nome in codice è C - come tutti i 16 capi spioni del regno alternatisi alla guida della 'ditta' da sir George Mansfield Smith-Cumming in avanti, cioè dal 1909 - e a differenze della M cinematografica interpretata nell'ultima versione da Judi Dench, guarda a Bond senza nascondere una profonda diffidenza.

«Sono combattuto su di lui», dice fra il serio e il faceto rispondendo a un giornalista. «Ha creato un brand potente per l'MI6, ma ... solo pochi aspetti del suo carattere si adattano alla nostra vita reale: la fiera dedizione alla difesa della Gran Bretagna, per esempio». Quanto al resto, fra donne e Martini, non ci siamo proprio. È vero che gli agenti continuano a viaggiare talora in luoghi «esotici e pericolosi», ammette C, ma persone «imprudenti e immorali» come Bond, pronti a violare la legge di frequente, «non sarebbero benvenuti da noi», taglia corto. Di qui la sentenza: se un James moderno «presentasse domanda di ammissione all'MI6, dovrebbe cambiare il suo comportamento» per avere anche una minima speranza d'essere preso.

 

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