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CANTONEOltre un milione di visualizzazioni facendo flessioni

08.06.17 - 06:01
Dietro al video, un ticinese di 23 anni nato nelle favelas e oggi nella nazionale brasiliana di sci: «Il mio cuore è carioca, ma onoro la Svizzera»
Oltre un milione di visualizzazioni facendo flessioni
Dietro al video, un ticinese di 23 anni nato nelle favelas e oggi nella nazionale brasiliana di sci: «Il mio cuore è carioca, ma onoro la Svizzera»

LUGANO - Oltre un milione di visualizzazioni in poche ore. È il risultato raggiunto da Fabio Guglielmini con un video di pochi secondi. Sorprendente, soprattutto se si pensa che, questa curiosità, il 23enne di Minusio l’ha suscitata facendo “semplici” flessioni in tenuta militare. In realtà, quei piegamenti non sono così semplici. D’altra parte, ad essere fuori dall’ordinario è proprio lo stesso Fabio.

Dalle favelas alla nazionale di sci - Dietro a quel nerboruto soldato che solleva il suo peso poggiandosi sui soli pollici c’è una storia, un percorso ad ostacoli iniziato nei primi istanti di vita. Abbandonato dai genitori, ha vissuto i primissimi anni nelle favelas brasiliane: «Poi sono stato adottato da quella che oggi è la mia famiglia. Sono fortunato». Superare ostacoli per Fabio non è solo una reazione alle difficoltà incontrate, ma una vera e propria filosofia di vita. Oggi, non a caso, rappresenta la nazionale brasiliana di sci. «Il mio cuore è carioca - spiega -, ma non per questo mi sento meno svizzero».

L'infortunio e la speranza - I video pubblicati in rete dal 23enne (qui la sua pagina) hanno uno scopo ben preciso. «Ho bisogno di farmi vedere nella speranza che qualcuno voglia puntare su di me. Io non ho degli sponsor che finanziano la mia attività sportiva. Non ho un vero e proprio staff tecnico». Dopo un infortunio che gli ha impedito di partecipare alle olimpiadi di Sochi la strada è ancora più in salita: «Ringrazio chi sta credendo in me, voglio rientrare a bomba. Ma ho bisogno di un aiuto».

«Ho anche qualcosa da dire» - Fabio non ha solo qualcosa da dare, ma anche da dire: «Intanto faccio quel che riesco. Dalle giornate motivazionali, ai workshop, al marketing per alcuni marchi o aziende. Mi piace credere di riuscire a proporre uno sportivo che, con umiltà, riesce a costruirsi da solo, come individuo oltre che come atleta».

Collateralmente segue il suo istinto e coltiva i suoi hobbies: «Sono un atleta polivalente, ho partecipato anche a Italian’s Got Talent superando le selezioni, ma sono stato scartato alla prima puntata. Cerco solo di trovare la mia indipendenza economica e di farlo senza abbandonare le mie passioni».

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