Raoul Ghisletta preoccupato per gli aumenti dei premi della cassa malati: «Non possiamo accettare questa deriva, ma dobbiamo mettervi un chiaro freno e chiamare al voto il popolo»
BELLINZONA - Gli aumenti dei premi cassa malati per il 2017 hanno suscitato indignazione e preoccupazione. Secondo il granconsigliere socialista e sindacalista VPOD Raoul Ghisletta, la causa della crescita dei costi a carico degli assicurati è da ricercare nei «continui peggioramenti dei meccanismi utilizzati per versare i sussidi pubblici (cantonali e federali) volti alla riduzione dei premi cassa malati a carico del ceto medio-basso».
«Un cattivo esempio per tutti - prosegue Ghisletta - è costituito dalla recente decisione del Parlamento ticinese di peggiorare la legge sull’armonizzazione delle prestazioni sociali». La qui la decisione del Partito socialista e del Sindacato VPOD di lanciare il referendum contro il taglio di questi sussidi.
Un referendum accompagnato da altri due referendum: quello contro i tagli nel settore dell’aiuto a domicilio e quello contro il taglio dei giudici dei provvedimenti coercitivi. «Parafrasando l’espressione di un consigliere di Stato - spiega Ghisletta -, dopo aver grattato il fondo del barile, ora la politica dei tagli lo sta bucando ai danni dei più deboli, nonostante la ricchezza complessiva cresca. La ricchezza complessiva cresce in Ticino e in tutta la Svizzera, ma ci sono anche i perdenti e gli sfavoriti della politica economica liberale, che sono lasciati sempre più soli, perché i ricchi e le imprese che fanno utili esigono assolutamente di pagare meno imposte. Non possiamo accettare questa deriva, ma dobbiamo mettervi un chiaro freno e chiamare al voto il popolo».