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CANTONELa battaglia di Bosia Mirra ricomincia, questa volta in Pretura Penale

18.09.17 - 15:31
Inizia giovedì il processo che deciderà se confermare o meno la sentenza di ripetuta incitazione all'entrata, alla partenza e al soggiorno illegale contro la deputata socialista
tipress
La battaglia di Bosia Mirra ricomincia, questa volta in Pretura Penale
Inizia giovedì il processo che deciderà se confermare o meno la sentenza di ripetuta incitazione all'entrata, alla partenza e al soggiorno illegale contro la deputata socialista

BELLINZONA - Una vicenda che vedrà affrontarsi da una parte la difesa di principi etici e umanitari dall'altra quella del diritto, entrambe inserite nel contesto dei rifugiati al confine italo-svizzero. È quella che il prossimo mercoledì 21 settembre, vedrà comparire davanti alla Pretura penale di Bellinzona Lisa Bosia Mirra.

La deputata socialista dovrà presentarsi davanti al giudice Siro Quadri in qualità di accusata, per aver aiutato tra l’agosto e il settembre 2016, in almeno 9 circostanze, alcuni rifugiati (tra cui bambine e bambini) a entrare illegalmente in Svizzera.

Bosia Mirra aveva in precedenza fatto ricorso contro il decreto d’accusa emesso nei suoi confronti dalla procuratrice pubblica Margherita Lanzillo. Quest’ultima aveva proposto una pena pecuniaria sospesa di 80 aliquote giornaliere e una multa.

La giustificazione della deputata socialista è di aver agito «per motivi di carattere umanitario».

Al centro della vicenda vi è infatti la questione della crisi migratoria che ormai da mesi contraddistingue l’intera Europa, Italia e Svizzera (in particolare il Ticino) comprese.

In questo contesto, appunto, ha agito Lisa Bosia Mirra; collaborando attivamente all'«entrata illegale in Svizzera» (così la sentenza del Ministero pubblico) di cittadini stranieri sprovvisti dei documenti necessari di legittimazione.

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