Un 64enne domiciliato nel Luganese è accusato di appropriazione indebita ripetuta, falsificazione di documenti e di avere conseguito in modo fraudolento un’attestazione notarile falsa
BELLINZONA - La Procuratrice Capo Fiorenza Bergomi ha rinviato a giudizio, dinanzi alla Corte delle Assise criminali di Lugano, un cittadino svizzero e italiano di 64 anni domiciliato nel Luganese.
L’uomo è accusato di appropriazione indebita ripetuta per avere in più occasioni, fra il 2009 e il 2013, sottratto beni altrui per una cifra totale di circa 1 milione e 300mila franchi.
È inoltre accusato di avere, nel 2015, falsificato o alterato documenti, e di avere conseguito in modo fraudolento nel 2009 un’attestazione notarile falsa in relazione al prezzo di un immobile.
Il 46enne è stato in carcerazione preventiva per un periodo di 6 mesi nel corso del 2016 e nel frattempo ha risarcito integralmente le vittime dei suoi raggiri.