GORDEVIOTravolti dalla corrente, una mera fatalità

GORDEVIO - Ci sarebbero una serie di tragiche coincidenze dietro la morte dei due torrentisti avvenuta giovedì pomeriggio nella Val Grande di Gordevio.

Mentre gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire tutti i dettagli che hanno portato alla morte dei due 38enni – uno belga e uno spagnolo – intenti a praticare un allenamento di canyoning nel fiume della Vallemaggia, le testimonianze e i primi rilievi - come riporta il CdT - fanno pensare che il tutto sia stato stato frutto di una fatalità.

Se è vero infatti che il fiume, quel giorno, era impetuoso, chi lavorava con le vittime assicura che in passato avevano già affrontato situazioni ancora più estreme, senza alcun problema. Tristan Barette, titolare dell’agenzia cui appartenevano le guide (e uno dei due 38enni), sembra si fosse raccomandato con tutti per eseguire l'allenamento con prudenza e senza strafare.

Così è stato. Almeno fino al luogo del dramma. Secondo una prima ricostruzione, che attende conferme, Barette sarebbe scivolato su una roccia mentre stava affrontando l’ultimo tratto della discesa, venendo dirottato in un punto dove l’acqua era particolarmente alta. A rendergli più difficile la sua situazione sarebbe stato lo zaino, che potrebbe aver ostacolato i suoi movimenti. A quel punto il suo compagno è corso in suo aiuto, venendo però trascinato dalla corrente.

Per verificare tutta questa ricostruzione bisognerà attendere qualche giorno, il tempo necessario perché la Polizia lacuale finisca le sue indagini e raccolga tutte le testimonianze.