Il malcostume dei "furbetti dell'immondizia" è un grattacapo per i Comuni. Il caso di un recidivo di Bodio. «Servono sanzioni più servere»
BODIO - Immortalato dalle telecamere in ben 8 occasioni, mentre buttava rifiuti domestici nel parcheggio del bar del paese. Al Colorado Caffé di Bodio un ignoto maleducato sta facendo imbestialire clienti e gerente. «Negli ultimi due mesi era un continuo. Abbiamo trovato casse di birra, scatole di pannolini usati, uno schifo» spiega il titolare Patrick Palluotto, che esasperato ha passato e ripassato in rassegna i filmati della videosorveglianza e «alla fine ho scovato il colpevole» racconta. Le immagini mostrano – in giorni e orari diversi – un uomo che posteggia la propria Volvo fuori dal locale. Scende. Apre il baule. Estrae l'immondizia. Riparte.
Palluotto si è recato in Polizia, numero di targa alla mano, per sporgere denuncia. «Mi hanno detto che non potevano fare nulla, e di presentare un precetto esecutivo per danni morali – racconta –. Lo trovo assurdo». Quello dei “furbetti della spazzatura” in realtà è un problema di competenza comunale, e ogni Municipio si regola da sé. A Bodio le sanzioni «arrivano al massimo a 300 franchi, e i recidivi non mancano» spiega la segretaria comunale Maria Teresa Citino.
Per contrastare il fenomeno alcuni Comuni hanno di recente inasprito le multe, come Gambarogno, dove chi viene “pizzicato” a disperdere rifiuti nell'ambiente paga fino a 600 franchi. «L'impressione, comunque, è che i casi non stiano diminuendo» fanno sapere dal Municipio. A complicare le cose ci si mette una certa confusione normativa: a gennaio la sezione Enti Locali ha inviato una circolare a tutti i Municipi, invitandoli a uniformarsi alle legge cantonale nel sanzionare chi «imbratta o insudicia il suolo pubblico».
In alcune località, spiega Daniele Zulliger dell'Ufficio rifiuti del Cantone, questi comportamenti «non sono ancora regolamentati in modo conforme». Intanto il maleducato di Bodio non ha acnora ricevuto alcuna multa. E nemmeno un richiamo verbale.