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Sentito oggi dal Consiglio della Magistratura ha confermato quanto scritto nella lettera di dimissioni, ma precisato di non voler gettare ombre sui colleghi
LUGANO - Si è tenuto oggi un incontro tra una delegazione del Consiglio ella magistratura e il procuratore pubblico Nicola Corti. Quest'ultimo ha ribadito quanto già esposto nella sua lettera di dimissioni.
Corti ha tenuto a precisare di non aver, nel suo scritto, inteso gettare ombre sui colleghi, ma ha confermato l'esistenza di difficoltà con la direzione del Ministero pubblico che hanno reso difficili le condizioni di lavoro per il magistrato. Quest'ultimo, a prescindere dal possibile esito di un procedimento (ancora non aperto) nei suoi confronti, ha per finire scelto di rassegnare le proprie dimissioni.
Il riferimento a problemi irrisolti - in corso di trattamento anche a livello politico-istituzionale dalla pubblicazione del rapporto 26 agosto 2009 del Consiglio della magistratura - è da intendersi quale auspicio a che, anche in futuro, venga adeguatamente garantita l'autonomia del magistrato inquirente.
Come riferisce la Rsi, la decisione su un'eventuale procedimento amministrativo nei confronti del pubblico ministero cadrà il prossimo 31 gennaio. Sarà, infatti, in quel giorno che il Consiglio della magistratura si riunirà.
