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LUGANO Si apre oggi all’Arca di Vercelli l’esposizione temporanea «Kandinsky. L’artista come sciamano». Ancora una volta Lugano è protagonista di un grande evento culturale. L’esposizione piemontese è infatti frutto di un progetto ideato in collaborazione con il Museo delle Culture.
Da oggi e fino al 6 Luglio 2014, nello spazio espositivo realizzato dentro la trecentesca chiesa di S. Marco, saranno esposte alcune straordinarie opere di Wassily Kandinsky, l’artista che più di ogni altro fu la cerniera fra occidente e oriente. Opere attraverso le quali è svelato il percorso che diede vita alla nascita dell’astrazione.
La mostra è curata da Eugenia Petrova, direttrice aggiunta del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo - la più vasta raccolta al mondo dedicata all’arte russa - su un progetto ideato in collaborazione con Francesco Paolo Campione, direttore del Museo delle Culture di Lugano e Claudia Beltramo Ceppi Zevi.
Il Museo delle Culture di Lugano, attraverso la collaborazione scientifica al progetto "Kandinsky. L’artista come sciamano", prosegue il suo percorso di ricerca nell’ambito del rapporto tra antropologia e arte. Nel catalogo della mostra è pubblicato un lungo articolo del direttore del Museo, Francesco Paolo Campione, il quale ha anche tradotto per la prima volta in italiano un articolo etnografico sui popoli siberiani scritto da Kandisnky nel 1889. Le opere della Collezione Poggianella esposte a Vercelli sono state oggetto anch’esse di un’attenta analisi scientifica da parte dei ricercatori del Museo delle Culture.
