Cerca e trova immobili

CANTONEIl candidato Parco Nazionale del Locarnese festeggia i 100 anni del Parco Nazionale Svizzero dell’Engadina

04.03.14 - 13:09
Il candidato Parco Nazionale del Locarnese festeggia i 100 anni del Parco Nazionale Svizzero dell’Engadina

LOCARNO - Il Parco Nazionale Svizzero dell’Engadina festeggia i suoi 100 anni con un’appassionante esposizione itinerante interattiva sponsorizzata dalla COOP e che nel corso dell’anno farà tappa in 16 grandi centri commerciali sparsi in tutta la Svizzera. L’esposizione sarà fra il 4 e il 15 marzo nel centro COOP di Tenero. Su invito del Parco Nazionale dell’Engadina vi sarà presente con uno stand anche il candidato Parco Nazionale del Locarnese, che coglie l’occasione per ringraziare gli organizzatori per questa opportunità.

 

Diverse sono le similitudini fra il Parco Nazionale dell’Engadina, ma molte sono anche le diversità. Entrambe le regioni avevano subito un forte declino economico, ma nel primo caso il parco è nato per iniziativa di un consigliere nazionale che intendeva impedire la distruzione progressiva delle ultime oasi naturali del nostro paese, proteggerle da ogni influsso umano e studiare dal punto di vista scientifico come la natura si rigenera mentre nel caso del candidato Parco Nazionale del Locarnese l’iniziativa è partita dai comuni, che hanno visto nella creazione del parco un’opportunità per valorizzare il loro territorio e rivitalizzarne la fragile economia. Un altro punto in comune fra i due parchi è la Lega Svizzera per la Protezione della Natura, oggi chiamata semplicemente Pro Natura. Era stata fondata un centinaio di anni fa proprio per finanziare il canone d’affitto dei terreni del Parco Nazionale dell’Engadina ed è stata sempre lei a lanciare nel 2000 l’idea di creare un nuovo parco nazionale e a mettere in palio per questo progetto un milione di franchi.

 

É sulla sua diversità su cui s'incentra la presentazione del Parco Nazionale del Locarnese, che è stata curata dal compianto designer Marco Mariotta. Il Parco Nazionale del Locarnese è infatti diverso da quello dell’Engadina perché è abitato, perché la natura vi convive con l’uomo, perché non è un un’unica riserva naturale ma un parco in cui le zone abitate si alternano con le zone protette, le cosiddette zone centrali, distribuite a macchie di leopardo su tutta la zona del parco. È diverso perché la gente ci lavora, coltiva e produce cose buone e cose belle con criteri sostenibili, perché è orgogliosa del retaggio della sua antica cultura prealpina e cura con grande amore e passione le tradizioni e le antiche mura dei suoi villaggi incantati. È diverso per la varietà dei suoi climi che vanno da quello subtropicale delle isole di Brissago, dove fioriscono mimose, banani e agrumi, a quello rigido delle vette innevate. È diverso perché è ricoperto nelle parti basse da dense foreste di latifoglie e in quelle alte da foreste di abete e di larice, perché impervio e perché i suoi fiumi e torrenti serpeggiano nascosti in gole profonde. Ed infine è diverso perché è un parco nazionale democratico, voluto dalle comunità locali, un parco che otterrà il marchio per un lasso di tempo limitato a 10 anni e la cui popolazione potrà poi nuovamente decidere se continuare o meno l’esperienza.

 

Quel che accomuna invece i due parchi, è il fatto che la natura protetta di un Parco Nazionale rappresenta un eccezionale valore aggiunto per l’intero territorio e per le comunità che ci vivono. Ed è proprio su questo tema che sarà imperniata la conferenza pubblica che si terrà il 18 marzo alle 20.15 a Cavigliano e in cui sarà presentato un importante studio effettuato l’anno scorso dall’Istituto Geografico dell’Università di Zurigo in merito all’indotto economico del Parco Nazionale dell’Engadina e della Biosfera Val Müstair, un indotto globale che ammonta a ben 23.5 milioni di franchi all’anno.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE