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CANTONE"Pago ogni anno 625 franchi e non ho un posto a sedere"

04.10.13 - 11:17
La protesta dei genitori per i treni affollati. La risposta dettagliata delle FFS: "Ogni anno apportiamo migliorie ma ci sarebbe una soluzione con costi economici ed ambientali minori"
Foto lettore tio.ch
"Pago ogni anno 625 franchi e non ho un posto a sedere"
La protesta dei genitori per i treni affollati. La risposta dettagliata delle FFS: "Ogni anno apportiamo migliorie ma ci sarebbe una soluzione con costi economici ed ambientali minori"

LOCARNO - Locarno - Bellinzona 07.41, Linea S20. Ogni mattina, i treni della FFS sono affollati da ragazzi diretti a scuola e da diversi lavoratori. Alcune mamme hanno postato le foto su Facebook, segnalando tra l’altro in redazione il disagio quotidiano dei ragazzi e denunciando una situazione "insostenibile".

Una mamma ci scrive: "Questo è quanto succede sui treni FFS per gli studenti e i lavoratori che si spostano negli orari "critici. Ho un figlio 16 enne che si reca tutti i giorni a Bellinzona (da Locarno) a scuola. Pago ogni anno 625 franchi (quindi non spiccioli) di abbonamento Arcobaleno e questo dà diritto a non avere un posto a sedere e neppure pali o cinghie a cui aggrapparsi. E' una vergogna!".

 

Su Facebook a corredo delle foto inviateci, che riguardano anche altre tratte, come la Lugano-Bellinzona, si susseguono altri commenti: "Scandaloso! Gli allievi aumentano e il treno rimane sempre lo stesso! Dopo alla stazione di Belli c'è un bus (!!!!) per la Commercio per ca. 1300 allievi.... !!!".

 

Da segnalare il fatto che le foto sono state postate anche sulla pagina Facebook delle FFS da dove sono state tolte per rispetto della privacy delle persone ritratte.

 

Abbiamo ovviamente contattato la portavoce delle FFS, Roberta Trevisan:

“Sulla linea S20 da Locarno verso Bellinzona nell’orario cosiddetto “di punta” – dalle 6:30 alle 8:30 circa - circolano 9 treni, quelli in cui registriamo una forte capienza (massimo 80%) sono tre relazioni: quella in partenza da Locarno alle 7:03, quella alle 7:17 e alle 7:33. E’ utile ricordare che, contrariamente a quanto si pensa, stando alla legge dei trasporti, come impresa di trasporto pubblico le FFS hanno l’obbligo di trasportare da A verso B il viaggiatore, ma non vi è l’obbligo di garantire il posto a sedere. In Ticino inoltre, nella convenzione tra le FFS e il Cantone per il traffico regionale vi è l’accordo che negli orari di punta si accetta, per un breve lasso di tempo (20 minuti circa), lo sfruttamento totale della capacità dei posti in piedi (il viaggio Locarno – Bellinzona dura 23 minuti, la frequenza maggiore viene comunque registrata tra Tenero e Giubiasco, 14 minuti). I treni utilizzati da Tilo in Ticino per il traffico regionale sono dei treni FLIRT, acronimo di “Fast Light Innovative Regional Train”, convogli appositamente concepiti per il traffico regionale, con porte d’entrata più ampie per agevolare e velocizzare l’entrata, pianali ribassati per un accesso più confortevole e corridoi ampi e assenza di porte divisorie tra i vagoni per spostarsi più liberamente”.

 

L’affollamento sui treni Tilo si registra solo nelle ore di punta?

"In Ticino, come in tutta la Svizzera (ma possiamo senza dubbio affermare ovunque) si registra traffico sulle strade e sovraffollamento dei mezzi pubblici nelle ore di punta (tra le 6:30 e le 8, il mattino, e tra le 16 e le 18:30, la sera). Al di fuori di questi orari i treni viaggiano quasi vuoti (in media quelli delle FFS sono solo al 30% pieni) e anche sulle strade il traffico pressoché scompare. Nelle ore di punta, tutte le composizioni Tilo a disposizione sono in circolazione e sono sfruttate anche al massimo della lunghezza disponibile, inoltre si utilizzano tutte le tracce (cioè la tratta riservata dal treno per circolare su una determinata linea) a disposizione (nelle ore di punta sulla S10 e sulla S20 vi è un treno ogni 15 minuti)”.

 

FFS sta pensando a migliorare il servizio?

“Ogni anno si cerca di apportare migliorie al servizio offerto. Due anni fa Tilo ha per esempio ha acquistato 11 nuovi treni Flirt a sei casse (vagoni), che si sono aggiunti ai 16 a quattro casse che già aveva. Con l’apertura della linea Mendrisio-Stabio-Varese e l’aumento dell’offerta sono stati ordinati altri Flirt a sei casse. Quando invece sarà in esercizio la galleria di base del Monte Ceneri potranno essere introdotti anche in Ticino i treni a due piani. Ogni anno inoltre, grazie al continuo monitoraggio dell’utenza, si adattano le composizioni disponibili all’evoluzione dell’utenza. Per esempio dal prossimo dicembre per alcune corse della S20 saranno utilizzati convogli più capienti”.

 

Quali potrebbero essere gli altri accorgimenti da adottare?

"La domanda nelle fasce orarie di punta è cinque volte superiore al resto della giornata, causando imbottigliamenti e mezzi pubblici affollati. Ora la causa sono i mezzi pubblici o l’inadeguatezza dell’ampiezza delle strade? O invece subiscono la situazione? Si potrebbe pensare, in prima battuta, di comprare più treni per aumentare la capacità (un treno Flirt a sei casse costa circa 15 milioni di franchi). La conseguenza è che si dovrebbero però adattare anche tutte le fermate per poter accogliere i convogli più lunghi (due treni Flirt a sei casse attaccati insieme sono lunghi 220 metri). Ma adattare costantemente l’offerta alla domanda che cresce è economicamente e tecnicamente sempre sostenibile e possibile? Gli investimenti richiesti sono certamente molto onerosi e ci sono anche dei limiti fisici e tecnici”.

 

Lei suggerisce una soluzione alternativa?

"Ci sarebbe una soluzione con costi economici ed ambientali minori: una migliore coordinazione a livello regionale/cantonale del tempo di lavoro e di scuola. Prendendo ad esempio sempre la linea S20 da Locarno verso Bellinzona, come detto sono tre i treni che la mattina sono molto frequentati: quello delle 7.03, delle 7.17 e delle 7.33, dopo questo, quello che lascia Locarno 14 minuti dopo, alle 7.47 e arriva a Bellinzona alle 8.12, è invece poco frequentato. Basterebbe quindi che si distribuisse su un arco di tempo maggiore l’inizio della giornata lavorativa o scolastica (e non comprimerla in un’ora tra le 7:30 e le 8:30) per poter ridistribuire meglio l’utenza sui mezzi pubblici. Una coordinazione che andrebbe centralizzata a livello cantonale. TILO ha già operato in passato in tal senso riuscendo con una scuola del Bellinzonese ad ottimizzare la frequenza del mattino".

 

 

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