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CANTONEUnia sul pacchetto presentato dal Governo: «Riforma fiscale ingiusta e per nulla sociale»

17.10.17 - 14:08
Per il sindacato le politiche di defiscalizzazione sono «una sciocchezza solenne» in grado di produrre una «sfrenata concorrenza fiscale al ribasso»
Unia sul pacchetto presentato dal Governo: «Riforma fiscale ingiusta e per nulla sociale»
Per il sindacato le politiche di defiscalizzazione sono «una sciocchezza solenne» in grado di produrre una «sfrenata concorrenza fiscale al ribasso»

BELLINZONA - Il Sindacato Unia Ticino non solo non sostiene, ma si dice pronto a combattere «con ogni mezzo» la riforma fiscale e sociale presentata lo scorso 18 settembre dal Consiglio di Stato e attualmente all'esame del Gran Consiglio. Per il sindacato, infatti, trattasi di «un ennesimo regalo ai più ricchi, di un modo per accrescere ulteriormente le disuguaglianze sociali e mettere seriamente a rischio le finanze pubbliche». Unia trova inoltre «problematica» la scelta di unire in un unico pacchetto misure fiscali e sociali.

«Il Ticino - sottolinea in una nota stampa odierna - è confrontato con un'emergenza sociale senza precedenti, con un mercato del lavoro sempre più brutalizzato che produce sotto-occupazione, povertà e insicurezza esistenziale. La priorità non può dunque certo essere quella di ridurre le imposte delle aziende che conseguono grandi utili e delle persone fisiche più benestanti, come vuole questa contro-riforma. Una controriforma che il governo tenta di edulcorare con misure di politica sociale apparentemente finanziate dalle imprese ma che in realtà andrebbero oltretutto a gravare sulle lavoratrici e sui lavoratori (si pensi alla prevedibile pressione al ribasso sui salari per non ridurre gli utili aziendali al netto di queste misure)».

Il sindacato incalza ritenendo l'idea di rendere il Ticino più attrattivo attraverso politiche di defiscalizzazione, «una sciocchezza solenne» in grado di produrre una «sfrenata concorrenza fiscale al ribasso» e, sul medio e lungo a termine, una «riduzione delle entrate fiscali di tutti i Cantoni obbligandoli a interventi drastici sulle finanze pubbliche e ad intaccare la qualità dei servizi statali».

Questo mentre i contribuenti cui sono destinati questi sconti, sempre secondo Unia, «non lascerebbero nulla alla nostra economia reale (la sola in grado di creare occupazione in modo sostenibile nell’insieme del sistema economico) visto che quanto risparmiato in imposte finirebbe inevitabilmente investito nei mercati finanziari».

Il sindacato cita, infine, la “clausola ghigliottina” che lega la riforma della legge tributaria a quella di tre leggi sociali, definendola «un inaccettabile tentativo di ricattare il Parlamento e un domani, in caso di referendum, l'intero popolo ticinese». Per queste ragioni, il Sindacato Unia promette di adoperarsi «per impedire questa riforma fiscale (“e sociale”) male impostata e profondamente ingiusta».

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