Diversi i ticinesi presenti a Milano e Monza per l'arrivo del Papa
MILANO - «Non immaginavamo certo di vederlo apparire a così poca distanza da noi, è stata una sorpresa. Siamo molto felici». È con molto entusiasmo che Marco, ticinese in trasferta, assieme a due amici, per l'arrivo del papa a Milano (e in seguito a Monza), ci racconta il suo "incontro" con il Pontefice.
Un appuntamento, quello odierno, atteso da centinaia di migliaia di fedeli. «A Monza ci saranno circa 700mila persone - spiega Marco -. Per questo noi siamo partiti ieri sera, abbiamo soggiornato a Milano, e ci siamo limitati all'appuntamento in Piazza Duomo».
È qui che Bergoglio, verso le 11, ha fatto capolino per l'incontro con l'autorità ecclesiastiche e l'Angelus. «La Piazza era gremita, c'erano uomini della sicurezza ovunque. E lui, contrariamente alle attese, si è presentato su una Papamobile aperta, non blindata, a due passi dalla gente, in senso contrario rispetto a quello previsto. Gli stessi uomini della sicurezza sembravano interdetti».
Le parole del Pontefice e la sua rinomata umiltà hanno colpito Marco: «Ha parlato in modo semplice, è un uomo capace di arrivare al cuore delle persone. Si pone prima di tutto come uomo e non come Papa. Ha invitato alla semplicità anche i suoi colleghi, spingendoli a pensare meno alla crescita della Chiesa come edificio e più all'evangelizzazione dei fedeli».
Diversi i gruppi di ticinesi presenti. «Attorno a noi c'era tante gente e tanti giovani, molti gruppi provenienti dal Ticino erano lì oggi. Grazie alla bella giornata di sole, è stato memorabile. Siamo felici».