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SORENGOLa villa è da abbattere: «Ci vogliono togliere tutto»

29.08.16 - 06:02
Al posto di Villa Corail sorgerà un complesso residenziale. La protesta dei residenti
foto tio.ch
La villa è da abbattere: «Ci vogliono togliere tutto»
Al posto di Villa Corail sorgerà un complesso residenziale. La protesta dei residenti

SORENGO - Le muse dipinte sulle facciate di Villa Corail non sanno che hanno i giorni contati. La magione di Sorengo, uno degli esempi più interessanti del neo-liberty nel Sottoceneri, verrà abbattuta per far spazio a un complesso residenziale: un «obbrobrio, l'ennesimo» secondo i vicini, che hanno presentato opposizione in Municipio. Il dossier arriverà a breve sul tavolo del sindaco: al posto della villa, costruita nel 1912 da un imprenditore svizzero-tedesco e ri-affrescata nel '95 dal pittore italiano Vicenzo Tipaldi, la società immobiliare Gemmo Sa intende realizzare 27 appartamenti su quattro livelli, cemento a vista per sedici metri di altezza.

«Un fiore all'occhiello» - «Il paese perde un fiore all'occhiello artistico e identitario» afferma una vicina. Per l'ex sindaco nonché dirimpettaio Bruno Poretti si tratta di «un'operazione speculativa che cancellerà il poco verde rimasto». E al coro degli oppositori si uniscono anche gli antichi proprietari: per Francesco Kestenholz, già committente dei preziosi affreschi delle facciate, se la villa (e con essa le pitture) sarà abbattuta «sarà una perdita irreparabile». Valore affettivo a parte, aggiunge, «il patrimonio liberty di Sorengo, di cui rimangono ancora pochi esemplari, meriterebbe una maggiore attenzione».

Modifiche di Pr - E Sorengo ci sta pensando: una variante di piano regolatore a tutela dei beni storici «è in corso di valutazione» fa sapere il sindaco Antonella Meuli. Per villa Corail però il tempo è agli sgoccioli. Dopo di essa, lo stesso destino potrebbe toccare ai vicini vigneti. Il volume del nuovo palazzo, quasi il quadruplo dell'attuale villino, lascerebbe interamente all'ombra le uve del signor Poretti. «Mi toccherà vendere. Di questo passo ci toglieranno tutto, del già sacrificato polmone verde di Sorengo scomparirà presto».

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COMMENTI
 

Arpac 7 anni fa su tio
" lo stesso destino potrebbe toccare ai vicini vigneti." Qualcuno avrà modificato il piano regolatore per rendere quel terreno edificabile, sbaglio forse? Ecco, ora che é chiaro questo punto... Chi sarà mai stato a modificare tale piano?!?!? Non mi dilungo.

gidiesse 7 anni fa su tio
Risposta a Arpac
la modifica del PR vien proposta dal Municipio, passa in CC (o assemblea), viene pubblicata, ci sono termini di ricorso ed in ultima istanza deve venir approvata dal Dip Territorio. Quindi se si ha la volontà di preservare il territorio gli strumenti ci sono, basta usarli

Arpac 7 anni fa su tio
Risposta a gidiesse
Tutto molto bello ciò che scrivi, e sicuramente corretto.

gidiesse 7 anni fa su tio
Risposta a Arpac
ho scritto perchè nel tuo post leggevo una vena polemica secondo la quale le modifiche dei PR possono venir fatte a tavolino... Sarà anche, ma non è così semplice e sopratutto non è segreto...

rezzonick 7 anni fa su tio
Risposta a gidiesse
Infatti, non e' un segreto, e mi meraviglio che ora ci si stracci le vesti. Lo scempio del territorio ticinese e' una responsabilità condivisa. L'avidita' e la miopia sono il motore di tutto questo.

bobà 7 anni fa su tio
L'unica cosa che rimane da fare è asportare gli affreschi, purtroppo.

curzio 7 anni fa su tio
Ticino... terra di architetti. E i risultati sono tutti lì da vedere!

GI 7 anni fa su tio
Non è che bisognava pensarci prima ??

gidiesse 7 anni fa su tio
... peccato che il Dipartimento che dovrebbe gestire/imporre/proporre i piani regolatori sia da un ventennio nelle mani della Lega, che come ben sappiamo "metum a posct nüm" e "fem i interess dala gent"....

Alìbabà 7 anni fa su tio
La protervia con la quale si continua ad abbattere, più che degli edifici, la memoria storica dei luoghi è la conseguenza di una totale mancanza di cultura che, sempre e comunque, dovrebbe essere prioritaria, almeno per le amministrazioni pubbliche. Se il privato ricerca il vantaggio finanziario (anche se non è sempre così), un'istanza pubblica avrebbe il dovere di proteggere il bene comune, dove per comune si intende anche la proprietà privata che ha assunto un ruolo, come in questo caso, di un'identità locale, per di più storica e di impatto estetico piacevole. Fra non molto vivremo tutti in una landa di cemento armato a vista, probabilmente il meno caro degli allestimenti architettonici e chiameremo le nuove vie ipoctiticamente " Via al Mulino, Via alla Campagna o Via alle Vigne" che le future generazioni si chiederanno cosa significano.

Arpac 7 anni fa su tio
Risposta a Alìbabà
Siamo un popolo di contadini, nel bene e nel male.

wind24 7 anni fa su tio
ormai il Ticino sta diventando uno scempio, paesaggi cementificati e architettura selvaggia, peccato...

rezzonick 7 anni fa su tio
Anche a Vacallo stanno per abbattere una villa liberty di inizio 900, ma la colpa non e' dei proprietari dei terreni o degli immobiliaristi, che fanno il loro tornaconto. La colpa e' dei politici (compreso il sindaco che ora si lamenta) che hanno ai loro tempi approvato dei piani regolatori criminali, con volumetrie impossibili. Ma ogni popolo ha i politici che si merita.

francox 7 anni fa su tio
Il resto del Ticino l'hanno già deturpato in onore del dio denaro. Ora purtroppo tocca anche ai paesini ricchi.

sedelin 7 anni fa su tio
"sorengo ci sta pensando"... per cambiare un piano regolatore ci vuole del tempo, "è in corso di valutazione"...bisognava pensarci prima al momento del rilascio del permesso di costruzione. se i cartelli sono esposti (che schifezza!) molto probabilmente il permesso c'è e le parole del sindaco sono frutto della solita diplomazia.
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