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BERNAAppello contro i bus a lunga percorrenza

23.05.17 - 16:51
Appello contro i bus a lunga percorrenza

BERNA - Le aziende ferroviarie (FFS, BLS e SOB) dovrebbero accordarsi sulle concessioni del traffico a lunga percorrenza per evitare che il trasporto su gomma faccia concorrenza alla rotaia sulle tratte più redditizie. È l'appello lanciato oggi in apertura del congresso del Sindacato del personale dei trasporti (SEV) dal presidente Giorgio Tuti. "L'Ue vuole sopprimere le frontiere dei trasporti, ma in realtà organizza lo sfruttamento transfrontaliero dei lavoratori e delle lavoratrici", ha aggiunto.

Tuti ha aspramente criticato la politica dell'Ufficio federale dei trasporti (UFT). «La liberalizzazione voluta dall'UFT nella sua Visione 2030, esiste ancora ed esiste grazie all'appoggio del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) e della sua direttrice Doris Leuthard; è infatti la consigliera federale ad essere dietro a questa politica», ha detto il presidente del SEV.

«Basta un esempio per mostrare quanto sia concreta questa liberalizzazione: le prove di Domo Reisen, che vuole inserirsi nel mercato delle linee a lunga percorrenza. Non sono linee qualsiasi quelle scelte dalla società di trasporto su gomma. Sono le linee più redditizie». Per Tuti è inaccettabile che queste imprese facciano concorrenza ai miliardi votati dal popolo per sostenere il trasporto su rotaia. Ha quindi lanciato un appello a FFS, BLS e SOB affinché si accordino nell'ambito del rinnovo delle concessioni del traffico a lungo percorrenza.

«Ovunque attorno a noi dumping e ancora dumping», ha tuonato il presidente. Il settore dei bus a lunga percorrenza in Europa è una giungla: i conducenti guadagnano 1500 euro (1604 franchi) in Francia, 1900 in Germania, mentre in Svizzera il salario ammonta a 4500 franchi in base alle direttive dell'UFT. Tuti ha pure criticato la formazione dei macchinisti in Europa: da 20 a 1000 ore, a dipendenza dei casi.

Il presidente del SEV ha poi sostenuto la riforma Previdenza vecchiaia 2020. «Il progetto sui cui dovremo votare il 24 settembre è un progetto da sostenere, malgrado qualche rospo da ingoiare», ha detto.

Nella giornata odierna, il congresso ha pure rieletto per altri quattro anni il presidente, la vicepresidente Barbara Spalinger, il vicepresidente Manuel Avallone e l'amministratore delle finanze Aroldo Cambi.

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