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BERNAPLR: sì a bilaterali e riforma delle imprese III

01.10.16 - 13:48
Questo l'esito dell'assemblea di stamani a Montreux
PLR: sì a bilaterali e riforma delle imprese III
Questo l'esito dell'assemblea di stamani a Montreux

BERNA - I delegati del Partito liberale radicale (PLR) riuniti stamani in assemblea a Montreux (VD) hanno approvato con 249 voti e tre astensioni il documento del partito sugli accordi bilaterali.

Ritengono che il proseguimento della via bilaterale sia "la strada maestra" per la Svizzera nelle relazioni con l'Unione europea. Per la prosperità economica e la sicurezza del quadro giuridico è "indispensabile" avere accordi con Bruxelles, rifiutando nel contempo con chiarezza l'adesione all'UE, è stato rilevato.

SÌ alla Riforma III dell'imposizione delle imprese - I delegati si sono espressi all'unanimità, invece, per la Riforma III dell'imposizione delle imprese (RI imprese III).

Ritengono che sia l'unica strada da percorrere per garantire posti di lavoro in Svizzera e la competitività delle imprese. Contro la riforma un comitato composto da PS, Verdi, sindacati e altre organizzazioni ha lanciato il referendum.

Prima del voto si erano espressi a favore della RI imprese III il presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann, come pure la presidente del PLR Petra Gössi e il consigliere di stato vodese Pascal Broulis. Le parole chiave dei loro interventi sono state imprese, concorrenza, competitività e impiego.

Nel corso del dibattito il consigliere nazionale Beat Walti (PLR/ZH) ha rilevato che in gioco vi sono tra 135'000 e 170'000 posti di lavoro. Contro la riforma si è espressa la consigliera nazionale socialista Susanne Leutenegger-Oberholzer (BL). La deputata ha posto l'accento sul costo che i regali fiscali avranno per le casse pubbliche: si parla di 1,3 miliardi in meno solo per la Confederazione.

I delegati del PLR non si sono lasciati impressionare e si sono schierati compatti (i sì sono stati 236) in favore del tema che sarà molto probabilmente sottoposto in votazione il 12 febbraio dell'anno prossimo.

Bocciata l'iniziativa dei Verdi sul nucleare - Respinta con chiarezza (239 voti contro 4 e 6 astensioni), invece, l'iniziativa popolare dei Verdi "Per un abbandono pianificato dell'energia nucleare".

Sul tema si voterà il 27 novembre prossimo. Per il consigliere nazionale vodese Olivier Feller si tratta di un testo "brutale e dogmatico". "Riflessione e buon senso. È questo lo stile del PLR", ha rilevato contestando le misure severe preconizzate dai Verdi (lo spegnimento di tutti i reattori nucleari dopo 45 anni di attività).

Feller ha quindi invitato a non copiare ciò che si fa in Germania: ricorso massiccio al carbone che inquina o sovvenzionamento senza limite delle energie rinnovabili.

A difendere il progetto è stato invitato Daniel Brélaz, ex sindaco di Losanna, che ha cercato di convincere i presenti con argomenti e cifre alla mano. Ha preso la parola anche la consigliera di stato vodese Jacqueline de Quattro per ricordare tutti i progetti di energia rinnovabile che per motivi vari sono contestati dagli ecologisti, ciò che le è valso un applauso da parte dei delegati.

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