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NEUCHATELTensioni politiche a La Chaux-de-Fonds: si dimette il presidente del legislativo

30.05.16 - 15:41
Il socialista Daniel Musy ha lasciato sabato per «poter combattere liberamente» la riconferma del municipale UDC Jean-Charles Legrix
danielmusy.com
Tensioni politiche a La Chaux-de-Fonds: si dimette il presidente del legislativo
Il socialista Daniel Musy ha lasciato sabato per «poter combattere liberamente» la riconferma del municipale UDC Jean-Charles Legrix

LA CHAUX-DE-FONDS - La situazione politica è tesa a La Chaux-de-Fonds (NE), dove domenica si terranno le elezioni comunali: il presidente del legislativo Daniel Musy si è dimesso sabato con effetto immediato, allo scopo - spiega il socialista - di poter combattere "liberamente" la riconferma del municipale UDC Jean-Charles Legrix.

In un'intervista pubblicata oggi dai giornali L'Express e L'Impartial, Musy sostiene che Legrix costituisce un "immenso pericolo" per il rispetto della collegialità in seno all'esecutivo comunale e per i "valori umanistici".

"Da quando è entrato in politica dodici anni fa, Legrix esprime in modo costante il proprio disprezzo, o persino odio, nei riguardi di tutto ciò che è diverso", spiega il socialista. Musy invita peraltro i votanti ad appoggiare il secondo candidato UDC, Marc Arlettaz, perché ritiene legittimo attribuire al partito democentrista un seggio in Municipio.

"Penso che vi potrà essere un soprassalto umanistico per favorire il candidato UDC maggiormente suscettibile di lavorare in modo collegiale in un esecutivo", sottolinea Musy, 30 anni, subentrato in febbraio alla collega di partito nominata cancelliera della città e che non si presenterà per un nuovo mandato.

La scorsa settimana, il consiglio comunale ha votato una risoluzione urgente presentata dalla sinistra, in cui sono denunciati i commenti di Legrix in Facebook in merito al Museo delle civilizzazioni dell'islam, che ha aperto i battenti a La Chaux-de-Fonds nel fine settimana. Sulle onde della RTS, il municipale UDC ha detto di aver "osato esprimere apertamente ciò che molte persone pensano".

Nell'agosto 2013, Legrix si era visto ritirare dai colleghi il dicastero delle infrastrutture e dell'energia, in seguito alla pubblicazione di un rapporto in cui il municipale era accusato di mobbing psicologico nei riguardi dei suoi subalterni. L'esponente UDC era stato reintegrato nel 2014. Da allora dirige il dicastero della sicurezza, dell'energia e del turismo.

Oltre a Legrix e al suo collega di partito Arlettaz si candidano per l'esecutivo l'uscente PLR Sylvia Morel e il socialista Théo Huguenin-Elie. Lasciano invece l'incarico la Verde Nathalie Schallenberger e il POP Jean-Pierre Veya.

Per sostituire quest'ultimo, il partito operaio e popolare (POP) punta sul deputato Théo Bregnard, mentre il PLR spera di poter rovesciare la maggioranza in seno all'esecutivo municipale, in mano della sinistra dal lontano 1912. Sarà candidato anche l'ex consigliere di Stato Frédéric Hainard, per il Nuovo Partito liberale (NPL) da lui fondato.

A Le Locle - il cui municipio è anch'esso controllato dalla sinistra dal 1912 - dovrebbero essere riconfermati senza difficoltà il due municipali POP Denis de la Reussille e Cédric Dupraz, il Verde Miguel Perez e i PLR Claude Dubois e Jean-Paul Wettstein.

Complessivamente andranno alle urne per il rinnovo del consiglio comunale i cittadini di 26 comuni, mentre gli esecutivi saranno eletti a La Chaux-de-Fonds, Le Locle e Montalchez. In alcuni comuni spetta al legislativo designare i membri dell'esecutivo.

Queste elezioni comunali sono caratterizzate da due progetti di fusione sottoposti simultaneamente al popolo. Gli elettori di Neuchâtel, Corcelles-Cormondrèche, Peseux e Valangin si pronunceranno sul progetto di "Grande Neuchâtel", mentre a Saint-Blaise, La Tène, Cressier, Cornaux, Enges e Lignières è in gioco la futura formazione di Entre-deux-Lacs. In questi comuni, le autorità locali saranno designate in autunno.

 

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