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GRIGIONIDiocesi di Coira: Vitus Huonder resta per altri due anni

04.05.17 - 07:19
Papa Francesco ha infatti accettato la richiesta di pensionamento dell'«ultra-conservatore», ma a partire dalla Pasqua 2019
Diocesi di Coira: Vitus Huonder resta per altri due anni
Papa Francesco ha infatti accettato la richiesta di pensionamento dell'«ultra-conservatore», ma a partire dalla Pasqua 2019

COIRA - Vitus Huonder resterà alla testa della diocesi di Coira per altri due anni. Papa Francesco ha infatti accettato la richiesta di pensionamento presentata dal vescovo lo scorso aprile, come previsto dal diritto canonico al raggiungimento dei 75 anni di età, ma soltanto a partire dalla Pasqua 2019. Lo ha indicato stamani la Diocesi di Coira in una nota.

Quanto stabilito da Roma ricalca ciò che avvenne con Amedeo Grab, il predecessore di Huonder a capo della più vasta diocesi della Svizzera: anch'egli era infatti rimasto per volere del Pontefice fino al compimento del 77 compleanno.

In una lettera a tutti i collaboratori della diocesi monsignor Huonder, che ha compiuto i 75 anni lo scorso 21 aprile, si dice «commosso e pieno di riconoscenza» per la prova di fiducia del Papa nei suoi confronti e per il fatto che Francesco, «con la sua decisione opti per la continuità».

Il vescovo aggiunge che continuerà volentieri a impiegare tutte le sue forze per assicurare il servizio pastorale insieme con tutti i collaboratori, «per la salute delle anime e il bene della Chiesa di Coira».

Controverso conservatore - Vitus Huonder, nato a Trun nella Surselva il 21 aprile 1942, guida la diocesi da quasi 10 anni: era stato nominato l'8 luglio 2007 da papa Benedetto XVI - che aveva dato il suo beneplacito alla scelta del Capitolo cattedrale di Coira per la successione di Amedeo Grab, ritiratosi per motivi di età - ed era stato intronizzato l'8 settembre successivo nel monastero di Einsiedeln (SZ).

In precedenza aveva fatto carriera nella diocesi sotto il vescovo Wolfgang Haas. Generalmente descritto già prima della nomina a vescovo come un conservatore fedele alla linea di Roma, nei suoi dieci anni di episcopato è stato meno controverso del suo mentore - nominato nel dicembre 1997 da papa Giovanni Paolo II alla testa della neocostituita arcidiocesi di Vaduz - ma non sono mancate le contestazioni nei suoi confronti. I cattolici della diocesi di tendenze più liberali hanno a più riprese criticato la sua linea conservatrice.

Durante il suo incarico Vitus Huonder si è infatti più volte contraddistinto per le sue posizioni rigide e conservatrici in materia di sessualità e famiglia. Nel 2011 era stato definito «ultra-conservatore» dal teologo dissidente Hans Küng, che lo aveva accusato di far perdere numerosi fedeli alla diocesi. Küng ne aveva anche chiesto le dimissioni.

Il 9 marzo 2014 un gruppo di fedeli aveva manifestato chiedendo la sua rimozione dall'incarico e alcune organizzazioni cattoliche nazionali avevano denunciato discriminazioni di importanti gruppi di fedeli, come gli omosessuali e i divorziati che intendono risposarsi.

Nel febbraio 2015 Huonder aveva nuovamente fatto parlare di sé per aver rimosso il parroco di Bürglen, un piccolo comune del canton Uri, che aveva dato la sua benedizione ad una coppia lesbica che conviveva da tempo.

All'inizio di quest'anno 14 associazioni cattoliche riunite nell'Alleanza "Es reicht!" ("Basta!") avevano consegnato al nunzio pontificio a Berna Thomas Gullickson una petizione in cui chiedevano al Papa di rinunciare a nominare subito un successore a Huonder e di inviare piuttosto a Coira un amministratore apostolico con il compito di «riportare la pace» nella Diocesi.

L'Alleanza "Es reicht!" denunciava la «desolata situazione» in cui versa la Diocesi di Coira e - in una lettera al Pontefice - precisava che essa è da 20 anni «profondamente divisa e lacerata sui contenuti". «L'operato polarizzante dei vescovi Wolfgang Haas e Vitus Huonder - affermava nella missiva - ha distrutto molta fiducia» e attirato a più riprese per anni negativamente l'attenzione dei media.

Il nunzio ha però fatto subito sapere di essere contrario a questo modo di procedere e che intendeva seguire la prassi, ovvero presentare al Capitolo cattedrale di Coira - il collegio dei 24 canonici della cattedrale - una lista di tre candidati fra i quali eleggere il nuovo vescovo. Si tratta della procedura vigente nella Diocesi di Coira in base al decreto pontificio "Etsi salva" del 1948. Il Papa ha ora deciso di prendere tempo, prorogando l'incarico di Huonder.

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