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VAUDDetenzione per un algerino condannato con la condizionale

29.03.17 - 15:09
Detenzione per un algerino condannato con la condizionale

LOSANNA - Condannato ad una pena di prigione con la sospensione condizionale e ad un provvedimento di espulsione sulla base delle nuove norme penali in vigore da ottobre, un algerino ha perso la causa intentata presso il Tribunale federale (TF): i giudici hanno giudicato conforme la sua detenzione per motivi di sicurezza.

Nel corso di una seduta pubblica odierna, è stato rilevato che si tratta del primo caso sottoposto al Tribunale federale da quando sono entrate in vigore le nuove disposizioni penali che concretizzano l'iniziativa UDC sull'espulsione dei criminali stranieri.

Il caso sottoposto alla Ia Corte di diritto pubblico riguarda un cittadino algerino non domiciliato in Svizzera e privo di legami nel nostro paese. In dicembre, l'uomo è stato condannato a Ginevra per furto ed esposizione a pericolo della vita altrui a due anni di carcere con la sospensione condizionale, nonché all'espulsione dal territorio elvetico per la durata di cinque anni.

A causa del rischio di fuga, il Tribunale di polizia di Ginevra aveva deciso parallelamente di mantenere l'uomo in carcere, una misura confermata il 13 gennaio scorso dalla Corte di giustizia. Chiamato in causa da un ricorso dell'algerino, il TF conferma a sua volta la legalità della detenzione per motivi di sicurezza, benché l'uomo sia stato condannato ad una pena sospesa.

Per i giudici, il principio - "cardinale" in simili casi - della proporzionalità è stato rispettato. Il Ministero pubblico ginevrino avendo ancora la possibilità di presentare ricorso contro la condanna con la sospensione condizionale, la giustizia può mantenere l'algerino in detenzione di sicurezza fino a quando non sarà decisa la pena definitiva nei suoi riguardi, hanno indicato i giudici.

La modifica della legge sugli stranieri è entrata in vigore il 1. ottobre 2016, in seguito all'approvazione nel 2010 dell'iniziativa dell'UDC per l'espulsione di stranieri che commettono reati e l'esito negativo dell'iniziativa per l'attuazione, bocciata nel febbraio 2016.

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