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Un ivoriano è finito all’ospedale a seguito di un alterco con degli agenti di sicurezza in un centro commerciale. L’uomo racconta la sua versione e denuncia un abuso di potere
LOSANNA - Le immagini hanno subito fatto il giro del web nella serata di mercoledì. Circondato dalla polizia, un uomo di colore giaceva ammanettato sul pavimento di un centro commerciale di Losanna. Per terra, accanto alla testa dell’africano, parecchie chiazze di sangue.
«Ci seguivano in tre» - Cosa abbia scatenato il putiferio lo spiega a 20 minutes l’uomo a terra, un 40enne ivoriano residente nella capitale vodese, accusando tre Securitas. «Ero uscito a fare delle compere con mia figlia di 10 anni. Ad un certo punto le ho chiesto di aspettarmi perché dovevo andare in bagno. Nella toilette ho notato un uomo che mi spiava. Inizialmente ignoravo che fosse un Securitas» - spiega il 40enne. «Quando sono tornato da mia figlia, erano tre a seguirci». A questo punto l’uomo perde le staffe. «Ho gridato loro di lasciarci in pace. E se fossi stato un bianco l’avrebbero fatto.»
Aggressività esagerata - Da parte sua, Securitas afferma che il suo collaboratore si è scusato con l’uomo «per la visita alle toilette» ma che la situazione sia degenerata «a causa dell’aggressività esagerata» di quest’ultimo.
Manganellate e spray - L’alterco si è fatto sempre più violento, soprattutto quando l’africano ha detto di essere un ex membro della sicurezza del presidente della Costa d’Avorio. «Volevo evitare la bagarre per non traumatizzare mia figlia. In tre mi hanno colpito con il manganello e usando pure dello spray al pepe. A questo punto ho deciso di difendermi».
Abuso di potere - Ma i tre uomini della sicurezza hanno avuto il sopravvento e quando la polizia è arrivata sul luogo della lite l’ivoriano era a terra privo di sensi. In seguito è stato ammanettato e portato via dalle forze dell’ordine. «Gli agenti di Securitas hanno esagerato. Intendo denunciarli per quello che mi hanno fatto».
«Procedura standard» - La polizia, da parte sua, spiega che nell’operazione non è stato sparato un solo proiettile. Per quanto riguarda le cause dell’alterco, le bocche rimangono invece cucite. «È stata avviata un’indagine penale». L’uso delle manette viene invece spiegato come «procedura standard per proteggere sia la polizia che la persona stessa».
