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BERNAVescovi svizzeri: «Cure palliative meglio del suicidio assistito»

01.07.16 - 15:33
Vescovi svizzeri: «Cure palliative meglio del suicidio assistito»

BERNA - La vita è un dono ed è preziosa fino al termine. La Commissione nazionale svizzera Giustizia e Pace, organo della Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS), ha condannato oggi in una conferenza stampa il suicidio assistito. Dal suo punto di vista la soluzione passa per le cure palliative e un maggiore accompagnamento.

"Il suicidio non deve essere normalizzato né banalizzato", ha detto il vescovo di Basilea Felix Gmür in una conferenza stampa a Berna nella quale è stato presentato uno studio sul tema. La nostra società tende infatti a ridurre la vita a mere considerazioni economiche.

"Il debole diventa un peso e viene indotto a credere che la sua vita non ha più alcun valore", ha denunciato Wolfgang Bürgstein, segretario generale di Giustizia e Pace. La pressione sociale spinge gli anziani a optare per il suicidio assistito.

Secondo Bürgstein, le offerte di suicidio assistito sono i sintomi della mancanza di solidarietà della società odierna. Questa non deve però escludere le persone anziane se non vuole "diventare disumana".

A chi sta morendo occorrono invece, nell'ambito delle cure palliative, speciali proposte d'accompagnamento e di ascolto. Il potenziale di questo tipo di cure, "che meritano di essere estese", è però ancora troppo poco utilizzato. In quest'ambito occorre inglobare meglio le varie proposte di cure palliative nelle strutture preesistenti, che sono più numerose in città rispetto alla campagna.

Nello studio, Giustizia e Pace raccomanda inoltre l'introduzione di nuovi principi di finanziamento per la cura degli anziani negli ospedali e negli istituti medicalizzati. I cosiddetti "forfait per caso" non sono infatti adatti alle situazioni mediche complesse e alle cure palliative.

Gli anziani, visti come "cattivi rischi", vengono infatti spesso rapidamente trasferiti verso altri istituti dove però non sempre trovano però le necessarie competenze mediche, sottolinea Giustizia e Pace.

Nello studio si auspica inoltre una migliore risonanza sociale del servizio reso dai congiunti alle persone in fin di vita. Gli ospedali e le case per anziani medicalizzate dovrebbero prestare maggiore attenzione alle famiglie che sostengono i moribondi. Queste dovrebbero infatti ottenere più facilmente sostegno e consigli.

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