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SVIZZERAQuattro “svizzeri” sulla lista segreta dello Stato islamico

15.03.16 - 19:17
Un documento interno del gruppo jihadista è stato recentemente consegnato ai media. Quattro cittadini elvetici sarebbero presenti nella lista
SonntagsZeitung
Quattro “svizzeri” sulla lista segreta dello Stato islamico
Un documento interno del gruppo jihadista è stato recentemente consegnato ai media. Quattro cittadini elvetici sarebbero presenti nella lista

BERNA - Il canale d’informazione Sky News afferma di aver ricevuto, settimana scorsa, una chiavetta Usb contenente il nome di 22.000 membri dello Stato islamico. La consegna è stata fatta da un ex membro del gruppo jihadista “pentito”.

Una recente ricerca portata avanti dal “Tages-Anzeiger” e dal programma della SRF “10 vor 10” mostra che i nominativi di almeno quattro persone, provenienti o in relazione con il nostro Paese, sono presenti sulla lista segreta. Questi individui hanno tutti abbandonato la Svizzera tra il 2013 e il 2014 per raggiungere la Siria e combattere per l’Isis. Alcuni di loro sono rientrati nel frattempo.

Una delle quattro persone è M.A. L’uomo di 32 anni, convertito all’Islam, aveva lasciato il Vallese qualche anno fa per combattere in Siria accanto agli jihadisti, prima di fare rientro in Patria. Il Ministero pubblico della Confederazione lo aveva condannato nel 2014 a 600 ore di lavoro di pubblica utilità, accompagnate da una psicoterapia e da un lavoro fotografico sul tema della pace.

Da quanto risulta dal suo incarto personale aperto dallo Stato Islamico e svelato recentemente, M.A. si sarebbe recato in Siria per diventare «combattente» e non «kamikaze». Dal documento prodotto dalle autorità dell'autoproclamato Stato Islamico emerge, inoltre, che le conoscenze della Shari'a, ossia la legge secondo il precetto coranico, sarebbero «scarse». Inoltre, M.A. avrebbe indicato il padre quale persona di contatto in caso di decesso.

Il secondo nominativo che risulta nella lista è D.G., 25 anni e conosciuto dagli jihadisti con il nome di «Abu Suleiman Al-Swisri». Lo svizzero di origini algerine ha lasciato Orbe (VD), cittadina in cui era domiciliato, nell'ottobre del 2013 per raggiungere la Siria. Stando a quanto risulta dalla documentazione venuta in possesso dal «Tages-Anzeiger» e della SRF, il 25enne si troverebbe ancora in Siria. Dalle ricerche effettuate a fine 2014 dalla «SonntagsZeitung», D.G. è cresciuto in un contesto cristiano prima di convertirsi all'islam.

I due altri individui, che risultano nella documentazione segreta venuta in possesso dei media, avrebbero dei legami indiretti. Il primo è un nordafricano che ha trascorso diversi mesi in Svizzera. Il secondo, un egiziano, ha vissuto in passato in Svizzera Romanda. Entrambi figurano registrati nello schedario dell'Isis quali combattenti dello Stato islamico.

I quattro incarti personali di questi personaggi sono stati trasmessi al quotidiano «Süddeutsche Zeitung» e ai canali televisivi regionali pubblici tedeschi NDR e WDR. Il «Tages-Anzeiger» riferisce della possibilità di altri svizzeri iscritti nello schedario dell'Isis.

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