Grande polemica attorno alla decisione di un locale ginevrino: «Facciamo il possibile per offrire le migliori condizioni ai nostri clienti»
GINEVRA - «Per la quiete della clientela, non accettiamo riservazioni con bambini di età inferiore ai 4 anni, grazie per la vostra comprensione». Così recita un avviso, pubblicato sul sito internet di un ristorante del quartiere Les Pâquis di Ginevra, che ha fatto sobbalzare il presidente della Società dei ristoratori ginevrini. «Viviamo in un mondo di pazzi, non avevo mai visto una cosa del genere» ha commentato Laurent Terlinchamp, dicendosi «nauseato». Una reazione, spiega, che avrebbe avuto anche «se la questione avesse riguardato la razza, la religione o il sesso». A suo dire infatti un ristoratore non può proibire l’accesso ai clienti a meno che «non si tratti di una persona ubriaca, che potrebbe creare disordini».
Il proprietario del locale ha affidato a Facebook le proprie giustificazioni. Messaggio condiviso oltre un migliaio di volte e ampiamente commentato, da cui emergono opinioni divergenti. «Quando trascorro una serata tranquilla, senza i miei figli, mi fa piacere non avere attorno quelli degli altri», ha spiegato una madre. «L’entrata è vietata anche alle persone che parlano a voce troppo alta?», ha chiesto sarcasticamente un’altra internauta.
«Sono sorpreso da questa polemica», ha dichiarato il gerente del locale, spiegando che la scelta è stata presa dopo la decisione da parte di diversi clienti di lasciare il locale a causa del trambusto provocato dai bambini piccoli. «Buona parte della nostra clientela è composta da uomini d’affari internazionali e coppie che trascorrono serate tête-à-tête. E vogliamo fare il possibile per offrire loro le migliori condizioni», ha spiegato, precisando inoltre come «dopo le 20 un bambino piccolo non dovrebbe trovarsi in un ristorante». Se i clienti dovessero presentarsi con bambini al seguito, conclude il gerente, il personale del locale «valuterà caso per caso. È necessario mantenere una certa flessibilità».