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BERNA / SPAGNACaso Txapartegi: «La Svizzera paghi»

19.09.17 - 15:14
L'Organizzazione mondiale contro la tortura chiede un risarcimento per la detenzione della presunta militante basca
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Caso Txapartegi: «La Svizzera paghi»
L'Organizzazione mondiale contro la tortura chiede un risarcimento per la detenzione della presunta militante basca

BERNA - La Svizzera dovrebbe versare un risarcimento a Nekane Txapartegi, rilasciata il 15 settembre dopo essere stata detenuta per un anno e mezzo in vista dell'estradizione verso la Spagna, dove era stata condannata per sostegno all'ETA basca. Lo chiede l'Organizzazione mondiale contro la tortura (OMCT), invocando nel contempo una revisione di legge.

La Svizzera dovrebbe tenere conto del trauma subito dalla donna in carcere, afferma l'organizzazione internazionale con sede a Ginevra, che raccomanda anche alle autorità elvetiche di garantire a Nekane Txapartegi un sostegno psico-sociale e una cura, sostenendo che c'è stata una violazione del diritto di protezione delle vittime di torture.

Lo scorso giugno l'OMCT, che riunisce diverse organizzazioni non governative, aveva rimproverato alla Svizzera di aver imposto alla presunta militante basca condizioni detentive «molto rigorose» e di non aver valutato in modo rapido e indipendente la credibilità delle accuse di tortura formulate da Nekane Txapartegi contro le autorità spagnole.

La decisione di liberarla è stata presa venerdì dall'Ufficio federale di giustizia (UFG) dopo che l'Audiencia Nacional di Madrid, la massima corte giudiziaria spagnola, aveva stabilito che la condanna nei suoi confronti per asserito sostegno all'organizzazione terroristica basca ETA è caduta in prescrizione.

Nekane Txapartegi, arrestata a Zurigo il 6 aprile 2016, aveva dichiarato nel corso della procedura di estradizione di essere stata condannata sulla base di una confessione estorta sotto tortura. Alla fine di giugno il Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona aveva respinto un suo ricorso contro l'estradizione in Spagna decisa dall'UFG.

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COMMENTI
 

Sarà 6 anni fa su tio
La presunta confessione sotto tortura le è stata estorta in Spagna, quindi vada a chiedere il risarcimento alla Spagna.

Zico 6 anni fa su tio
Risposta a Sarà
ma in Spagtna ola mandano a quel paese. mentre da noi troverà avvocati sinistri che le daranno sicuramente una mano (con parcella a carico dei contribuenti svizzeri).

pontsort 6 anni fa su tio
Credo che hanno le idee un po confuse su cosa siano le torture....usando il loro metro di misura dovrei chiedergli un risarcimento per tortura psicologica. Chissa se l'interessata avrebbe preferito essere estradata in spagna.

Monello 6 anni fa su tio
..Presumo che la Nostra miliatnte Basca sarà risarcita ....qualcosa mi dice che andrà a finire così !
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