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ZURIGOSwiss Life: pseudonimi svizzeri per i dipendenti stranieri del call center

25.06.17 - 15:29
Nomi tipo Tobias Wenger o Selina Kunz al posto di cognomi balcanici o ancor più esotici. La pratica è in vigore da ben 21 anni
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Swiss Life: pseudonimi svizzeri per i dipendenti stranieri del call center
Nomi tipo Tobias Wenger o Selina Kunz al posto di cognomi balcanici o ancor più esotici. La pratica è in vigore da ben 21 anni

ZURIGO - Swiss Life consiglia di usare pseudonimi svizzeri a suoi dipendenti di call center il cui nome e cognome suonano troppo stranieri: lo ha confermato lo stesso assicuratore alla "SonntagsZeitung", che aveva condotto un'inchiesta al riguardo.

Nove dipendenti su 19 del "centro di contatto" di Zurigo lavorano attualmente con pseudonimi tipo Tobias Wenger o Selina Kunz invece di nomi e cognomi balcanici o ancor più esotici, riferisce il domenicale zurighese.

Un giornalista della "SoZ", per la sua inchiesta, si è rivolto all'ufficio del personale di Swiss Life fingendo di essere uno studente di origine serba, pur assicurando di parlare svizzerotedesco senza accento, e l'ufficio gli ha risposto per mail proponendogli un "alias".

L'assicuratore ha confermato questa pratica, assicurando che è su base «esclusivamente volontaria» e che è in vigore da 21 anni, ossia dal 1996, anche per dipendenti che sono nati in Svizzera o vi sono cresciuti, poco importa se abbiano anche il passaporto rossocrociato. Swiss Life sostiene che i clienti capiscono meglio nomi e cognomi che appaiono loro più familiari e che in nessun modo si vogliono discriminare gli stranieri.

Secondo l'assicuratore anche in altri grandi centri di consulenza telefonica l'uso di pseudonimi è «pratica corrente». Un'affermazione che diversi gestori di call center interpellati dalla "SonntagsZeitung" hanno smentito. «Un simile modo di fare non è tollerabile», ha detto al domenicale Dieter Fischer, presidente dell'associazione di categoria Callnet.

Allo stesso modo si esprime Martine Brunschwig Graf, presidente della Commissione federale contro il razzismo (CFR). Si tratta di una pratica «problematica» e «deplorevole», ha detto alla "SoZ" l'ex consigliera nazionale (PLR/GE). A suo avviso essa rafforza l'immagine che un nome che suona straniero sia uno svantaggio «e non appartiene così veramente alla Svizzera».

«Nel mondo del lavoro elvetico un nome straniero è un chiaro svantaggio», afferma la sociologa neocastellana Rosita Fibbi interpellata dal domenicale zurighese: già nella ricerca di un impiego le persone con un nome che suona straniero hanno meno opportunità di successo.

E lo stesso vale per la ricerca di un'abitazione. Citando l'ultimo rapporto dell'Ufficio federale di statistica sull'integrazione, il domenicale rileva che le persone d'origine straniera, oltre ad avere più difficoltà nel trovare un appartamento, per una serie di ragioni finiscono per pagarlo quasi il 10 per cento in più degli svizzeri d'origine.

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COMMENTI
 

Ludwig17 6 anni fa su tio
Avete mai provato a contattare telefonicamente un Call Center? Ho una esperienza recente e debbo dire che il problema è, per l'utente, non l'utilizzo di "alias", ma la assolutamente insufficiente qualità del personale in merito all'utilizzo della lingua italiana. Da una mia statistica personale solo un operatore su dieci, dei più diffusi call Center, che rispondono in lingua italiana, parla e comprende l'italiano in modo corretto. Questo è un gravissimo problema. E' frequente imbattersi in interlocutori con forti accenti spagnolo, brasiliano o slavo, qualche volta capita di parlare con qualcuno che ha una forte, insopportabile, orribile inflessione dialettale svizzero tedesca. Raramente si ha la fortuna di interloquire con qualcuno che parli correttamente la lingua di Dante. Mi chiedo: i Ticinesi pagano tariffe diverse dagli Svizzeri tedeschi alla Swisscom, alla Sunrise, alle Casse malati ecc. per ottenere un servizio così scadente? Parlo perfettamente tedesco e ho provato a fare una telefonata nella lingua di Goethe, tutto risolto in un secondo, Erledigt! Trovo assolutamente SCANDALOSO che nel nostro Paese, con tanti giovani Ticinesi disoccupati, non si possa parlare e farsi comprendere in italiano nei principali Call Center.

moonie 6 anni fa su tio
Risposta a Ludwig17
i call center un servizio? e per chi? certo che augurare a chiunque di lavorare in un call center più che una lotta mi sembra una minaccia e grave anche. gente sfruttata come schiavi per due soldi, a contratti anche quotidiani, senza alcuna prospettiva per il futuro. schiavismo 2.0

miba 6 anni fa su tio
Conta la SOSTANZA (cioè la qualità del servizio), non la FORMA (cioè il nome)

maocr 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Non é cambiando nome o cognome che da fastidio, é quando aprono bocca che li si riconosce,e purtroppo non li si capisce molto.

navy 6 anni fa su tio
Lo Swiss Made in generis è, ogni dove, abusato! Nei call center in questo modo, nelle varie fabbriche con il 99% di lavoratori frontalieri pure!

sedelin 6 anni fa su tio
per conto mio possono chiamrsi carlo, abdullah, chien, pedro, jovan ecc: ai call center NON RISPONDO MAI :-)

Equalizer 6 anni fa su tio
Non è abuso d'identità? È pure un crimine lo spacciarsi per qualcun altro.
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