Cerca e trova immobili

BERNAUn congedo in caso di adozione? Decisione rinviata al 2018

23.06.17 - 16:01
Il progetto preliminare dell’iniziativa parlamentare di Marco Romano è stato approvato dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Nazionale
Keystone
Un congedo in caso di adozione? Decisione rinviata al 2018
Il progetto preliminare dell’iniziativa parlamentare di Marco Romano è stato approvato dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Nazionale

BERNA - Prevedere indennità di perdita di guadagno anche in caso di adozione di un bambino. È quanto chiede un'iniziativa parlamentare di Marco Romano (PPD/TI), il cui progetto preliminare è stato approvato dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Nazionale (CSSS-N) anche se di strettissima misura: 13 a 12, grazie al voto preponderante del presidente.

Il testo prevede un congedo di due settimane qualora venga adottato un bambino di età inferiore a 4 anni, si legge in una nota odierna dei Servizi del Parlamento. «Per avere diritto alle prestazioni l'attività lucrativa non dev'essere interrotta completamente, è sufficiente una riduzione dell'onere lavorativo di almeno il 20%», si spiega. I genitori adottivi possono scegliere liberamente chi di loro beneficia del congedo e possono anche suddividerlo.

«Come la nascita, anche l'adozione richiede che i genitori possano disporre di un periodo di congedo retribuito, tanto più che la procedura d'adozione è lunga, costellata d'ostacoli e costosa», spiega Romano nel testo. L'obiettivo è «di permettere ai genitori di adattarsi alle esigenze del bambino e della situazione familiare e professionale, che possono variare notevolmente a seconda dei casi».

In caso di interruzione completa dell'attività lucrativa, l'indennità giornaliera ammonterebbe all'80% del reddito realizzato prima dell'inizio del diritto a percepire tale indennità. In caso invece di riduzione dell'onere lavorativo, l'80% verrebbe calcolato sulla quota di reddito in misura proporzionale alla riduzione. «Secondo una stima dell'Amministrazione, i costi della proposta della maggioranza della commissione ammontano a meno di un milione di franchi», si legge nel comunicato odierno.

Una larga minoranza della commissione respinge però per principio il progetto di legge e propone di non entrare in materia. Essa ritiene che un potenziamento nell'ambito delle assicurazioni sociali «metta a dura prova la solidarietà e sia inopportuno alla luce delle difficili condizioni generali di politica finanziaria». In una fase successiva verrà dunque elaborato un rapporto esplicativo, che verrà discusso in commissione all'inizio dell'anno prossimo. A quel punto la CSSS-N deciderà anche in merito all'avvio di una procedura di consultazione.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE