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BERNAPosta, 350 punti d'accesso in più entro il 2020

23.06.17 - 11:01
La chiusura di circa 600 uffici nei prossimi quattro anni era già stata annunciata lo scorso autunno
Keystone
Posta, 350 punti d'accesso in più entro il 2020
La chiusura di circa 600 uffici nei prossimi quattro anni era già stata annunciata lo scorso autunno

BERNA - I punti di accesso della Posta passeranno dagli attuali 3854 a più di 4200 entro il 2020. La rete futura dell'azienda comprenderà anche tra 800 e 900 uffici tradizionali, ha indicato oggi il gigante giallo.

La Posta annuncia di aver concluso i colloqui con i Cantoni, durante i quali si è discusso di questioni di politica regionale come la pianificazione degli spazi o i flussi di mobilità. È stata dunque stilata una lista di 765 uffici la cui esistenza non è in pericolo fino al 2020: a questi ne verranno aggiunti altri in modo da superare perlomeno quota 800.

Per contro, la chiusura di circa 600 uffici nei prossimi quattro anni era già stata annunciata lo scorso autunno. In Ticino, quelli a rischio sono quasi una cinquantina. La Posta assicura che al momento sono in corso discussioni con i Comuni, per cercare le migliori soluzioni possibili per i cittadini e per soddisfare le loro esigenze. Non vi saranno smantellamenti senza fornire un'alternativa e ogni caso verrà trattato singolarmente. I cittadini interessati da una qualsiasi trasformazione saranno invitati a partecipare a un evento informativo.

«Affermare che non teniamo conto dei bisogni e delle peculiarità regionali è falso», ha detto in una conferenza stampa a Berna la direttrice generale della Posta Susanne Ruoff. Dal canto suo, il responsabile della rete e delle vendite Thomas Baur ha invitato i Comuni a essere meno rigidi: «le discussioni sono più facili se sono disposti a cercare soluzioni invece che ostinarsi a voler mantenere a tutti i costi un ufficio».

Per illustrare le difficoltà recenti, Baur ha poi citato gli esempi di due sportelli non ancora smembrati solo per ragioni geografiche. A La Brévine (NE) si registrano 58 clienti al giorno e a Samnaun (GR) 98. «Con un giro d'affari medio di 5 franchi per persona, è evidente che non sono redditizi», ha spiegato.

L'ex regia federale ribadisce di puntare molto sul formato delle filiali in partenariato, situate per esempio in negozi di paese, panetterie, agenzie di viaggio e presso le amministrazioni comunali. Gli orari di apertura due volte più lunghi le rendono particolarmente apprezzate dai clienti e questi sportelli postali integrati permettono di eseguire il 97% di tutti i servizi. Tra questi, la spedizione di lettere e pacchi e prelievi in contanti con la PostFinance Card fino a 500 franchi.

A partire da settembre inoltre, nelle regioni che dispongono solo di una filiale in partenariato si potranno effettuare pagamenti in contanti sulla porta di casa, come avviene già per le zone con servizio a domicilio. Anche tramite queste novità, la Posta dichiara che sarà in grado di garantire un servizio capillare e di alta qualità. Il gigante giallo sottolinea la necessità di sviluppare ulteriori formati per evitare una "cementificazione" della rete. Ricorda poi di essere uno dei principali datori di lavoro a livello regionale con oltre 18'000 dipendenti nelle aree rurali, nonché un leader su scala internazionale.

Per quanto riguarda il personale, l'azienda ribadisce che nella misura del possibile occorre evitare licenziamenti. Sono già state adottate diverse misure e lanciate iniziative per offrire ai collaboratori interessati dalla trasformazione un impiego interno, una formazione o un'offerta esterna, fa sapere l'ex regia. Attenendosi agli accordi contenuti nel contratto collettivo di lavoro, proseguono le discussioni anche con le parti sociali.

La Posta rimarca come i bisogni odierni della clientela siano sempre più diversificati. Per mantenere i valori di soddisfazione notevolmente alti (80 punti su 100) nei confronti dei servizi proposti, è necessaria più flessibilità, aggiunge.

Secondo il gigante giallo, un ulteriore ridimensionamento del numero di uffici postali non è in programma, sebbene i cittadini tendano ad abbandonare le operazioni allo sportello. Dal 2000, il fatturato delle lettere è diminuito del 65%, quello dei pacchi del 46% e quello del traffico dei pagamenti di circa il 40%, argomenta infatti la Posta.

Da notare che la differenza fra gli uffici mantenuti annunciati dalla Posta (765) e quelli stimati ieri dall'ats (763) è dovuta al fatto che nel proprio calcolo il gigante giallo ne inserisce anche due all'ONU a Ginevra, non accessibili al pubblico.

 

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COMMENTI
 

Pepperos 6 anni fa su tio
5chf mensili costo c/c mensili, prossimo mese lo chiudo.
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