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«Le conseguenze sono più gravi di quanto ci si potesse immaginare», ha dichiarato il responsabile del Dipartimento federale dell'economia
LOSANNA - Accompagnato dalle autorità cantonali vodesi, il consigliere federale Johann Schneider-Ammann si è recato oggi nella regione del Mont Vully per misurare l'ampiezza dei danni al settore viticolo e frutticolo dovuti alle gelate eccezionali della scorsa settimana.
«Manifestamente le conseguenze sono più gravi di quanto ci si potesse immaginare», ha dichiarato il responsabile del Dipartimento federale dell'economia dopo aver constatato i danni causati dal gelo a Constantine (VD) e Cudrefin (VD). Dal canto suo, il produttore Jean-Daniel Reuille ha affermato di non aver mai visto una situazione simile in 60 anni.
«Per il momento è ancora impossibile quantificare l'entità esatta dei danni. Occorrerà attendere la fioritura per poter valutare quali potrebbero essere le conseguenze per la raccolta», gli ha fatto eco il viticoltore Pierre Gentizon.
Le perdite previste (il 75% in meno per le ciliegie, il 30-50% in meno per le mele) creeranno non poche difficoltà: innanzitutto per le aziende famigliari colpite, che dovranno inaspettatamente fare i conti con problemi di liquidità. «Le autorità federali sono in contatto con i rappresentanti dei cantoni e i settori interessati per individuare insieme misure mirate ed efficaci», ha dichiarato Scheider-Ammann.
«Sono già previste determinate misure di sostegno, ma si dovrà capire se possono essere adottate anche nella situazione eccezionale che si è venuta a creare in ampie regioni del Paese», ha aggiunto. Stando a una nota del DEFR, i più colpiti sono stati i produttori di frutta nella Svizzera nord-occidentale (Basilea Campagna, Soletta e Argovia), ma anche il Vallese e la Svizzera orientale ha subìto le conseguenze delle eccezionali gelate primaverili della scorsa settimana.
