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Lo scorso anno sono state incarcerate 9.201 persone. 262 in meno rispetto al 2014
NEUCHATEL - Nel 2015 in Svizzera vi sono state meno incarcerazioni rispetto al 2014. In tutto lo scorso anno sono state rinchiuse 9'201 persone in stabilimenti di pena e per l'esecuzione delle misure (-262).
Anche il numero di chi ha dovuto svolgere un lavoro di pubblica utilità si è ridotto (3'376 contro 3'681), mentre quello di chi ha scontato la propria pena con braccialetto elettronico è aumentato passando da 233 a 241.
In tutto nel 2015 sono state eseguite 12'818 pene e misure, ovvero il 4% in meno rispetto al 2014, secondo i dati sulla criminalità e l'esecuzione delle pene diffusi oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST).
Un terzo delle persone che hanno dovuto sottoporsi all'esecuzione delle sanzioni aveva il passaporto svizzero, quasi un altro terzo proveniva dall'Europa, il 26% era originario dell'Africa e il 9% dell'America o dell'Asia.
La situazione risulta diversa tra chi ha scontato la propria pena attraverso un lavoro di pubblica utilità o sotto sorveglianza elettronica: di queste persone ben il 61% aveva la cittadinanza confederata.
Mediamente lo scorso anno sono internate 145 persone, lo stesso numero dell'anno precedente. Si trattava quasi esclusivamente di uomini (98%), svizzeri per i tre quarti.
L'UST ha anche esaminato quanti dei 1'484 svizzeri rilasciati nel 2010 ha nuovamente avuto problemi con la legge nei successivi tre anni: il 45% è stato ricondannato per un delitto o un crimine e il 15% di nuovo incarcerato.
Il tasso di "rischio di recidiva" più elevato (61%) emerge tra le persone incarcerate per furti. Mentre solo il 29% di chi ha commesso infrazioni alle norme di circolazione stradale ci è ricascato. Un contrasto è emerso anche tra i sessi: gli uomini sono risultati più spesso recidivi rispetto alle donne.
