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GRIGIONIOlimpiadi invernali: ecco la candidatura grigionese

31.05.16 - 15:35
Il Cantone retico ha confermato di voler puntare ai Giochi invernali del 2026 dopo la bocciatura di St. Moritz nel 2022. In corsa pure la candidatura congiunta di Vaud e Vallese
Olimpiadi invernali: ecco la candidatura grigionese
Il Cantone retico ha confermato di voler puntare ai Giochi invernali del 2026 dopo la bocciatura di St. Moritz nel 2022. In corsa pure la candidatura congiunta di Vaud e Vallese

COIRA - I Grigioni sono ormai ufficialmente in corsa per aggiudicarsi l'organizzazione delle Olimpiadi invernali del 2026. Il Governo, nel pieno rispetto della volontà del Gran Consiglio, ha inoltrato la candidatura a Swiss Olympic, indica un comunicato odierno della Cancelleria dello Stato.

Per chi intende partecipare alla procedura nazionale di nomina per l'organizzazione dei Giochi olimpici invernali del 2026 oggi scade il termine per inoltrare a Swiss Olympic una dichiarazione d'intenti sostenuta ufficialmente da un potere esecutivo.

È quanto ha fatto il Governo grigionese trasmettendo l'annuncio dell'associazione Olympia Graubünden 2026, costituita dagli ambienti economici cantonali, insieme alla propria lettera di sostegno. Il Cantone ha pure versato 25'000 franchi che Swiss Olympic (ente che è simultaneamente Comitato nazionale olimpico e Associazione delle federazioni sportive svizzere che rappresentano discipline olimpiche e no) richiede per spese amministrative.

Per i Giochi invernali del 2026 giovedì scorso hanno già presentato una candidatura comune i Cantoni di Vaud e Vallese. A un progetto vallesano lanciato dal presidente del Football Club Sion Christian Constantin si è unito anche quello della Camera vodese del commercio e dell'industria, mentre cinque Cantoni (compreso Berna) e le Città di Losanna e Sion (VS) hanno manifestato il loro interesse.

Come nella Svizzera occidentale, anche nei Grigioni sono soprattutto gli ambienti economici a voler portare i Giochi nella Confederazione. L'unione grigionese delle arti e mestieri, la camera di commercio, l'associazione degli imprenditori dei Grigioni e Hotelleriesuisse Grigioni alla fine dello scorso anno hanno costituito Olympia Graubünden 2026, quale ente responsabile per il progetto, convinti che i Giochi possano fornire al cantone nuovi impulsi, in grado di contrastare quello che giudicano un trend congiunturale negativo.

Dalla votazione popolare del marzo 2013, quando i cittadini del cantone respinsero di misura (52,7% dei voti) la candidatura per le Olimpiadi invernali del 2022, la situazione economica è nettamente peggiorata, sostiene il mondo economico.

Olympia Graubünden 2026 ha a sua volta istituito un comitato di cui fanno parte una decina di persone e che è guidato da Andreas Wieland, direttore di Hamilton, azienda attiva nelle tecnologie mediche con sede a Bonaduz. Secondo Wieland - che era peraltro contrario alla candidatura precedente - si tratta di promuovere un progetto ultrainnovativo, ecologicamente sostenibile e decentralizzato.

Il progetto elaborato dal comitato - scrive la Cancelleria dello Stato - prevede l'utilizzo delle "infrastrutture esistenti" e del "know-how disponibile nei Grigioni" per l'organizzazione di grandi manifestazioni. "Una distribuzione decentralizzata delle infrastrutture anche su siti fuori cantone può influenzare positivamente la sostenibilità del progetto", si legge nella nota.

Il Consiglio di Stato di Zurigo ha già manifestato in aprile il sostegno a una eventuale candidatura retica. In quell'occasione aveva reso noto che il comitato grigionese intende far capo ad esempio all'Hallenstadion di Zurigo o alla Swiss Arena di Kloten (ZH).

Il piano di massima elaborato dal gruppo guidato da Wieland dovrà essere ulteriormente sviluppato nelle prossime settimane, tenendo conto dell'esito delle discussioni con Swiss Olympic, precisa il Governo retico.

Il Gran Consiglio grigionese ha adottato in dicembre a larghissima maggioranza (73 voti contro 13) una mozione a sostegno di una candidatura retica per il 2026. Il Governo, che ne aveva raccomandato l'adozione, fa riferimento a questo atto parlamentare per depositare la candidatura odierna presso Swiss Olympic.

Finora la Svizzera ha ospitato due volte i Giochi olimpici invernali, sempre a St. Moritz (GR) nel 1928 e nel 1948. Sion ha presentato due candidature senza però riuscire a ottenere la manifestazione: nel 2002 i Giochi erano stati attribuiti a Salt Lake City (Usa) e nel 2006 a Torino. A Losanna, nel 1988 i votanti avevano bocciato un progetto con una maggioranza del 62%.

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COMMENTI
 

mgk 7 anni fa su tio
Speriamo
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