BERNA - Che gli svizzeri siano accaniti mangiatori di formaggio è ormai risaputo. Nel 2006 ne hanno consumato più di 20 chili a testa, segnando così un nuovo record. Le vendite hanno raggiunto un totale di 153 075 tonnellate, 3083 in più dell'anno precedente.
Più di tre quarti (78,3%) del formaggio acquistato era di provenienza svizzera, 21,7% d'origine straniera. "Queste cifre illustrano bene la forte preferenza dei consumatori per i prodotti elvetici", ha constatato oggi l'Organizzazione formaggio svizzero (KOS).
I formaggi freschi, come la mozzarella e il mascarpone, sono ancora una volta i più richiesti: ogni abitante ne consuma in media 6,46 chili all'anno. Al secondo posto si trovano i formaggi a pasta semi-dura, quali l'Appenzeller, il Tilsiter, la Raclette o il Tête de moine (5,6 kg).
Seguono i formaggi a pasta dura come il Gruyère, l'Emmental o quelli d'alpe (3,61 kg). I ranghi seguenti sono occupati dai formaggi a pasta molle (1,81 kg), da quelli fusi e dalla fondue pronta per l'uso (1,51 kg). Fanalini di coda sono il formaggio a pasta extra-dura (0,9 kg) e i prodotti speciali fabbricati con latte di capra e pecora (0,12 kg).
In testa alla classifica delle differenti qualità si trovano la Mozzarella (2,35 kg a persona), il Gruyère (1,68 kg) e il formaggio svizzero per raclette (1,35 kg).
Dal 2001 al 2006, le vendite di formaggio in Svizzera sono aumentate di 6540 tonnellate, pari a una crescita del 4,5 %.