I bianconeri della stagione 1996/1997 avevano tanta qualità in squadra, ma non riuscirono ad arrivare fino in fondo. Nel 2002/2003 invece, con Nummelin TopScorer di LNA, vinsero il sesto titolo
AMBRÌ - Questa settimana la "Summer Hockey League" propone l'ultimo quarto di finale del tabellone bianconero.
Da una parte il Lugano targato 2002/2003 - trascinato dalle giocate di Petteri Nummelin e Mike Maneluk - che alzò al cielo il sesto titolo della storia bianconera; dall'altra quello fortissimo del campionato 1996/1997 di Michael Nylander, Tommy Sjödin e Pavel Torgayev.
Nonostante il successo finale, il Lugano del campionato 2002/2003 non partì con i favori dei pronostici e disputò una discreta regular season. La squadra giunse al quarto posto con 52 punti, gli stessi del Berna terzo, cinque in meno del Davos (57) e sei dalla capolista Zurigo (58). In questo contesto Nummelin si laureò comunque TopScorer della LNA con 57 punti, poi ci furono i 43 punti di Wichser e i 36 di Conne.
Nei playoff però qualcosa cambiò: ci fu innanzitutto l'esplosione di Brandon Convery - 19 punti in 16 gare, contro i soli 11 messi a referto in 18 match della stagione regolare - così come quella di Maneluk (17 punti in 15 match, contro i 26 in 36 sfide della regular season). Dal canto loro anche Ryan Gardner (31 punti totali) e André Rötheli (22) diedero il loro contributo in alcuni momenti cruciali delle partite.
Il cammino vincente vide i bianconeri sconfiggere abbastanza nettamente dapprima il Kloten - nei quarti - e poi lo Zurigo in semifinale, entrambi sculacciati con un netto 4-1 nella serie, per poi malmenare anche il Davos all'ultimo atto 4-2.
Che dire invece del Lugano 1996/1997? Alla transenna fu ingaggiato Mats Waltin, il quale riuscì addirittura a portare sulle rive del Ceresio - dai Calgary Flames - nientemeno che Michael Nylander (66 punti in 44 match). Oltre al campione svedese il roster poteva vantare elementi di assoluta qualità: da Tommy Sjödin (57 punti in 53 partite) a Gian-Marco Crameri (54 in 53), da Marcel Jenni (54 in 54) ad Andy Ton (49 in 54), fino ad arrivare a Pavel Torgayev (45 in 42). Quest'ultimo, giunto in Ticino a campionato in corso per sostituire Stéphane Leabeau che si ruppe la mandibola, totalizzò complessivamente 26 punti in 18 incontri.
Il gruppo fu costruito per vincere, ma qualcosa non funzionò e non riuscì a togliersi quelle soddisfazioni che forse avrebbe meritato. Il Lugano arrivò sesto a dieci lunghezze dal Berna.
Dopo aver sconfitto il forte Kloten nei quarti di finale dei playoff 3-1, la truppa di Koleff si arrese al penultimo atto contro i futuri campioni del Berna (1-3), guidati dal colosso Gates Orlando, salutando di fatto prematuramente il campionato.
Due squadre diverse, capaci entrambe di divertire ed entusiasmare. Quale Lugano è stato il più performante? Quale preferisci? Rispondi al sondaggio.