Appena silurato Tirkkonen, il Kloten si è rialzato battendo 3-1 i poco convincenti bianconeri
KLOTEN - Serata storta per i bianconeri del Lugano, meno brillanti rispetto alle ultime uscite, ma anche sfortunati nell’esito di alcuni episodi. Alla Swiss Arena è finita 3-1 per il Kloten il quale, alla prima uscita dall’esonero di Tirkkonen, è tornato alla vittoria dopo cinque sconfitte consecutive.
Dalla cacciata dell’allenatore finlandese Pekka Tirkkonen, fatta con l’intento di dare una scossa alla squadra dopo il disastroso inizio di campionato (ultimo posto in classifica frutto di due soli successi in tredici partite), sicuramente la dirigenza del Kloten non si aspettava di ottenere un effetto simile. Quello di una vittoria contro un Lugano reduce da sei gioie di fila, che alla Swiss Arena ha dominato i primi dieci minuti (sfiorando il vantaggio con Morini e Hofmann). Il Kloten se l’è cavata in fase difensiva e, grazie a un guizzo sull'asse Leone-Schlagenhauf agevolato da un disimpegno non impeccabile della difesa ospite, ha trovato il sorprendente 1-0 al 10’. I ticinesi hanno accusato un po’ il colpo sotto l’aspetto psicologico e hanno impiegato qualche minuto prima di tornare a farsi vedere dalle parti di Boltshauser. Il portiere del Kloten ha rischiato grosso al 16’ quando, trovatosi fuori dai pali, ha messo distrattamente il disco sul bastone di Hofmann. È in ogni caso riuscito a rimediare al suo errore chiudendo lo specchio della porta al numero 15 dei sottocenerini.
Il Lugano è partito meglio anche nel secondo periodo, ma gli Aviatori, visibilmente più pimpanti rispetto alla prima frazione, hanno colpito una seconda volta con il 19enne Dominik Egli, sfruttando la penalità di Furrer. La serataccia dei ticinesi, complice anche un po’ di sfortuna, si è mostrata ancora 6’ minuti più tardi: Sanguinetti ha rotto il bastone nel tentativo di concludere in porta in situazione di powerplay e, sul ribaltamento di fronte, Schlagenhauf ha fulminato Manzato per il 3-0. Luca Cunti si è procurato un rigore al 34’ che ha sfruttato abilmente tenendo acceso un barlume di speranza per i bianconeri di rientrare in partita.
Il terzo tempo è tutto d’impronta ospite, con Chiesa e compagni che nei primi minuti si sono creati due grandi occasioni. Lajunen e Fazzini non hanno in ogni caso sorpreso Boltshauser. Al 46’ non è stata convalidata la rete del 3-2 a causa di un dubbio fallo di Lajunen nello slot. Col passare dei minuti il Kloten ha poi sempre più rinunciato alla proiezione offensiva, limitandosi a non scoprirsi di fronte alla pressione di un Lugano in ogni caso meno brillante sul piano qualitativo rispetto alle ultime uscite. La volontà non è bastata, anche perché l’erroraccio di Bürgler nel finale è stato l’ennesimo segnale della serata storta dei bianconeri, che hanno permesso al Kloten di interrompere il digiuno di vittorie che durava da cinque partite. I sottocenerini, nel frattempo scesi al secondo posto della graduatoria a seguito della vittoria del Berna, hanno la possibilità di rifarsi già giovedì, sempre sulle rive della Limmat, opposti allo Zurigo.
KLOTEN-LUGANO 3-1 (1-0; 2-1; 0-0)
Reti: 9’35’’ Schlagenhauf (Leone) 1-0; 23’47’’ Egli (Schlagenhauf, Marchon/esp. Furrer) 2-0; 29’33’’ Schlagenhauf (Stoop/esp. Von Gunten!) 3-0; 34’05’’ Cunti 3-1.
LUGANO: Manzato; Furrer, Sanguinetti; Wellinger, Ulmer; Ronchetti, Chiesa; Riva; Klasen, Lajunen, Bürgler; Hofmann, Lapierre, Fazzini; Sannitz, Cunti, Walker; Reuille, Romanenghi, Morini; Bertaggia.
Penalità: Lugano 7 x 2’; Kloten 7 x 2’.
Note: Swiss Arena, 5'242 spettatori. Arbitri: Prugger, Urban; Burgi, Kovacs. Lugano privo di Brunner (infortunato) e Kparghai (impegnato con i Ticino Rockets).