Cerca e trova immobili
Il numero 25 del Lugano si è espresso in merito alla sfida di Coppa che vedrà il Lugano opposto al Seewen: «Vice-capitano? In una squadra vincente tutti quanti devono essere dei leader»
LUGANO - Questa sera il Lugano scende in pista sul ghiaccio di Seewen per disputare i sedicesimi di finale di Coppa Svizzera.
Nonostante i bianconeri giochino contro una squadra di Prima Lega, sarà importante per loro non abbassare la guardia e non sottovalutare l'avversario. È risaputo che durante le partite di Coppa tutto può succedere e anche lo scorso anno la squadra perse nettamente contro il Langenthal (1-5). «Non dobbiamo iniziare a prendere delle brutte abitudini solo perché il Seewen è più debole di noi sulla carta. Bisognerà scendere sul ghiaccio con la stessa intensità vista negli ultimi match, anche perché i nostri avversari non hanno niente da perdere e saranno tutti motivati. Sarà quindi compito nostro essere ordinati, lavorare sul nostro sistema di gioco e cercare di mettere in pratica tutto quello che abbiamo fatto finora».
L'impressione è che attualmente sia difficile battere questo Lugano... «Siamo soddisfatti perché nelle ultime partite abbiamo mostrato un grande carattere, realizzando delle reti importanti nei momenti cruciali. Siamo in ogni caso consapevoli che come squadra possiamo migliorare ancora ulteriormente. Dobbiamo continuare in questa direzione e provare a giocare per tutti i 60 minuti senza sbavature».
Cos'è cambiato rispetto all'anno scorso? «Credo che sia una questione di attitudine e di sistema di gioco. Se c'è stato un cambiamento non è però avvenuto quest'anno, bensì già durante la scorsa stagione. Quando c'era stato l'avvicendamento in panchina, con l'arrivo dei nuovi allenatori, abbiamo cambiato mentalità, modo di giocare, così come qualche piccolo dettaglio e ogni giocatore è migliorato settimana dopo settimana. Commettiamo ancora qualche piccolo errore, ma abbiamo la capacità di corregerli rapidamente».
Come ti trovi in linea con Sannitz e Fazzini? «Credo che noi tre ci completiamo: abbiamo un buon mix di tecnica, velocità e fisicità. Sannitz ha una grande esperienza, lavora molto bene nelle due direzioni e ha un ottimo senso della posizione davanti alla porta. Dal canto suo Fazzini ha delle buone mani, è veloce e ha un tiro fortissimo. Sono due giocatori incredibili. Il ruolo di vice-capitano? Onestamente cambia poco. In sostanza si tratta di una lettera sulla casacca, anche perché in una squadra vincente tutti quanti devono essere dei leader».
