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LNA«Gettato in pasto agli squali? No, no… la squadra è stata eccezionale»

24.11.16 - 11:44
Mike McNamara, attuale timoniere del Bienne: «Head coach fino a fine stagione? Difficile dirlo, ma sarebbe un vero piacere. Lugano? È stato un match davvero speciale»
«Gettato in pasto agli squali? No, no… la squadra è stata eccezionale»
Mike McNamara, attuale timoniere del Bienne: «Head coach fino a fine stagione? Difficile dirlo, ma sarebbe un vero piacere. Lugano? È stato un match davvero speciale»
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BIENNE - Catapultato sulla panchina del Bienne dopo l’esonero di Kevin Schläpfer a metà novembre, il 67enne Mike McNamara si è lanciato con grande entusiasmo nell’incarico ad interim, portando subito nuova energia “sfociata" e concretizzatasi sul ghiaccio in sei punti in tre partite. Confermato alla guida dei Seelanders almeno fino alla prossima pausa per la Nazionale, il coach nordamericano lavora con serenità ed intensità in vista di prossimi impegni.

«Questa settimana, senza partite al martedì sera, ci ha fatto bene: ci siamo potuti allenare al meglio curando il sistema di gioco e i piccoli dettagli - ha spiegato McNamara - Da quando sono subentrato a Kevin non abbiamo mutato totalmente il modo di giocare, ma ci sono stati parecchi cambiamenti».

Doveva essere una soluzione “di un weekend”, magari in attesa di Lars Leuenberger, ed invece Mike ha già dato una bella scossa guadagnandosi la fiducia del club fino a metà dicembre. E ora? Potresti restare fino a fine stagione? «Difficile dirlo, per ora mi hanno comunicato che rimarrò nel ruolo di head coach fino all’11 dicembre. Vedremo quel che accadrà in queste otto partite, dopodiché il comitato valuterà la situazione, dove ci troviamo e come sta la squadra: mi auguro che non si limitino a vittorie e sconfitte, ma si analizzi anche il gioco e come ci si allena; nel gruppo c’è un buon ambiente. Se mi piacerebbe rimanere? Sì, sarebbe un grande piacere. Però vedremo, sono da tanti anni nel mondo dell’hockey e capisco che la decisione verrà presa anche in base ai risultati: il club potrebbe anche ragionare sul lungo periodo e scegliere per il futuro della squadra».

Nel frattempo sei stato “gettato” nella mischia. «Guardando il calendario, scherzando un po', posso dire che l’idea era quella di buttare “Mike agli squali”, perché giocavamo contro avversari davvero forti (a Ginevra, in casa col Lugano e a Losanna, ndr)... in tanti magari lo hanno pensato. Ed invece no, la squadra ha risposto in modo eccezionale. Abbiamo preparato le partite senza nervosismo e sono andate bene. Il terzo e il quarto blocco hanno giocato alla grande e questo dimostra anche la profondità del roster, non contiamo solo su 3-4 giocatori, siamo una squadra interessante. Per ora posso dire che abbiamo giocato molto bene 8 tempi su 9, solo l’ultimo periodo con il Losanna è andato male».

Com’è andato l’avvicendamento con Schläpfer? «Non c’era un problema con Kevin, ma dopo 9 sconfitte in 10 partite hanno pensato che fosse arrivato il momento di cambiare qualcosa. A quel punto io c’ero (da alcuni anni McNamara lavora come head coach della U17 del Bienne, ndr), ho esperienza e sanno che sono una persona calma, dunque mi hanno chiesto di subentrare. Ora che sia fino a dicembre o fino al termine del campionato, so che in seguito avrò ancora i miei compiti in società».

Il lavoro di McNamara con i giovani è infatti particolarmente apprezzato. «Nel 2014 abbiamo iniziato un progetto che sta già portando i suoi frutti, ci sono giocatori che potranno arrivare in LNA: vedo una dozzina di ragazzi che lavorano forte e promettono bene. Ero venuto a Bienne per questo e mi piacerebbe vedere 5-6 di questi ragazzi in prima squadra. Teoricamente poi, tra due anni, dovrei anche andare in pensione…. ma non si sa mai (ride, ndr), per ora sono in buona salute e ho ancora tanta passione. Se in futuro mi chiedessero di rimanere non escludo di poter continuare. Il piano per ora è quello di raggiungere qualcosa con questa squadra e tornare poi nel movimento giovanile».

O restare sempre con i Seelanders ma occupando un altro ruolo. «Qui sono contentissimo e credo nel progetto. Mi intendo bene con Steinegger: loro decideranno in che ruolo lavorerò per la società. Assistant coach? Sarei contento anche come assistente. Ma anche come tecnico dei difensori o altro: sono a disposizione del club. Il mio interesse è che a Bienne, dai più piccoli fino alla prima squadra, le cose vadano bene».

Tornando alle ultime sfide, una delle vittorie è arrivata contro il “suo” Lugano. «È stato speciale perché lì conosco tutti quanti. Anche per tanti giocatori è stato un po’ strano, alcuni li ho allenati anche negli juniores o c’erano ai tempi di Larry. Va detto che anche il Lugano avrebbe potuto vincere quella partita, è un campionato apertissimo dove non vedo una squadra da ultimo posto, che rischia la LNB. Ambrì? Nemmeno loro, li ho visti bene nelle ultime gare. È un campionato interessante per i fans».

E a proposito di Ambrì... domani i Seelenders incrociano i bastoni proprio con i biancoblù. «Li ho visti nel derby e avrebbero potuto imporsi, nel gioco il Lugano non è stato superiore. Venerdì mi aspetto una squadra combattiva, è sempre difficile giocare alla Valascia. Non sarà più facile il match di Ambrì piuttosto che quello del giorno dopo contro il Berna. Classifica? Non la guardo, il mio focus è sul nostro gioco. Non guardo se siamo sopra o sotto la riga, preparo partita dopo partita e alla fine qualcuno sarà ai playoff, qualcun altro no. Anche pensando al Lugano, ad esempio, ora forse sono un po’ delusi, ma per il titolo si gioca a marzo e potranno crescere con i rientri dall’infermeria: non c’è da preoccuparsi o fare processi».

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COMMENTI
 

DaClub 7 anni fa su tio
Bravo Mike!! Belle parole buona fortuna!
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