SUPER LEAGUE«Volevo Bottani già al Grasshopper. Il Basilea? È fortissimo»

LUGANO - Il Lugano d'inizio stagione ha messo insieme una vittoria, un pareggio e due sconfitte in quattro giornate di campionato. Tenuto conto di ciò come devono sentirsi i tifosi?

Consci del fatto che, giocando così, i loro beniamini invertiranno presto il trend negativo, devono essere ottimisti? Oppure si devono preoccupare perché, nonostante le buone sensazioni destate, i punti non sono arrivati?

Interrogato in merito alla questione, Pier Tami non si è mostrato preoccupato; il mister ha anzi sottolineato la bontà del lavoro finora svolto dal gruppo: «I miei giocatori sono i migliori del mondo. Fin qui si sono impegnati tanto, fornendo buone prestazioni. Ed è questa la strada che dobbiamo continuare a seguire: quella del gioco. Non vogliamo puntare sui singoli ma sul collettivo».

Parlando di singoli... Bottani arriverà domani, Yao è invece già a disposizione. «Ho sempre apprezzato e mi è sempre piaciuto Mattia. L'avrei portato anche al Grasshopper se avessi potuto. Quando arriverà vedremo in che condizioni sarà. Parleremo e poi faremo le giuste valutazioni. È un ragazzo che arriva da un anno difficile. Mi aspetto che dia il massimo per integrarsi nel gruppo e sono sicuro che le sue qualità ci torneranno utili». Cambierà modulo per sfruttare al meglio le sue caratteristiche? «Se devi adattare il gioco a un singolo ragazzo allora perdi qualcosa. Sarebbe da matti cambiare il modo di giocare, semplicemente sfrutteremo le sue qualità. Ci darà soluzioni tattiche differenti rispetto a quelle che abbiamo ora. Mi aspetto che possa confermare e anche migliorare quanto di buono fatto a Lugano nell'anno di Super League».

Yao invece? «Ha qualità fisiche e tecniche diverse dai giocatori che avevamo in rosa. È già in condizione e con il Basilea potrebbe venire in panchina. Potrebbe anche partire titolare».

In un match che si preannuncia difficile... «I renani li ho studiati con attenzione: sono fortissimi. Giocano a calcio con il "nostro sistema" e lo fanno con interpreti eccezionali. A differenza dello Zurigo e del San Gallo non stravolgeranno il loro modo di giocare. Sarà interessante vedere come ci comporteremo. Questo match è molto importante per noi: mi aspetto molto di miei ragazzi».

Che fin qui hanno risposto bene. «Nonostante il tour de force non ci abbia permesso di allenarci come volevamo. Il problema, giocando tanto, è che non hai il tempo di curare alla perfezione l'aspetto fisico e quello tattico. Puoi solo far recuperare il gruppo. Sono felice che la prossima settimana non preveda impegni: potremo tornare a lavorare con attenzione e maggior calma».