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MILANO«Io un problema per il Milan. Per tornare in alto servono tantissimi soldi»

29.03.17 - 17:46
Paolo Maldini è tornato a parlare del suo Milan, tra passato, presente e futuro: «Maradona e Ronaldo fortissimi. Oggi grande Donnarumma»
«Io un problema per il Milan. Per tornare in alto servono tantissimi soldi»
Paolo Maldini è tornato a parlare del suo Milan, tra passato, presente e futuro: «Maradona e Ronaldo fortissimi. Oggi grande Donnarumma»
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MILANO (Italia) - Il 14 aprile dovrebbe essere la data fatidica per il closing del Milan, dovrebbe essere la data del passaggio di consegne tra Silvio Berlusconi e Yonghong Li. La cessione sancirebbe la fine di un'epoca fatta di vittorie, personaggi gloriosi e bandiere. Una di queste, quella che ha sventolato più a lungo, è Paolo Maldini, che non ha mai nascosto una certa amarezza dopo il suo addio al club rossonero.

«Il Milan è nel mio cuore - ha ammesso l'ex capitano in un'intervista rilasciata a Grant Wahl per il suo podcast Planet Futbol - mio papà è stato capitano del Milan, io sono nato a Milano e i miei figli hanno giocato nelle giovanili del Milan (Daniel, il più piccolo milita adesso negli Allievi Under16). Amo questa società e se un giorno avrò la possibilità di tornare, ne sarò felice. Ma non è facile, perché sono stato visto come un problema. Non ho il bisogno di lavorare per il Milan ma non nascondo che mi piacerebbe».

Maldini ha poi fatto un confronto tra i calciatori di vent'anni fa e quelli attuali: «I compagni più forti con cui ho giocato sono Baresi e Van Basten, ma non dimentico Shevchenko, Kakà, Gullit e tanti altri. Gli avversari più forti che ho incontrato invece, sono Maradona e Ronaldo, che nei due anni all'Inter prima dell'infortunio era impressionante. Adesso mi piacciono Sergio Ramos e Thiago Silva, che ho potuto ammirare anche al Milan. Poi ovviamente Messi che è il migliore in assoluto e fa quello che vuole col pallone tra i piedi, come del resto Cristiano Ronaldo».

Infine un commento su Donnarumma e sul futuro del Milan: "Gigio ha un talento formidabile: si vedeva fin dalle giovanili che aveva una marcia in più e solo chi non capisce di calcio può non accorgersene. Può seguire le orme di Buffon, l'importante è che stia coi piedi per terra. Sono ormai cinque anni che non si vince più nulla, tranne la Supercoppa Italiana di dicembre. Berlusconi sta cercando di vendere ma tante cose non sono chiare, come ad esempio i soldi che vorranno investire i nuovi proprietari. Ci vogliono tantissimi quattrini per far tornare il Milan allo splendore di un tempo».

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