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Domenica il Lugano affronterà i biancorossi, l'anno passato rivali nella lotta per non retrocedere. Giocando come contro Lucerna e YB la truppa di Manzo potrebbe spiccare il volo
LUGANO - A Cornaredo arriva il Vaduz. Il Lugano, arrembante, cercherà di acciuffare il secondo successo del suo campionato.
Solo pochi mesi fa la sfida contro i biancorossi di mister Contini valeva, per i bianconeri del presidente Renzetti, una fetta di salvezza in Super League. Oggi, forse, questo match avrà un sapore diverso. È giusto non esaltarsi troppo, questo è vero; l'ottima impressione destata da Alioski e soci nelle prime due uscite stagionali fa in ogni caso pensare che il Lugano possa firmare un campionato tranquillo. E con tranquillità sfidare la squadra del Principato.
Mister Manzo sa delle molte trappole che si troveranno di fronte i suoi in un confronto che potrebbe valere molto, per il morale più che per la classifica. Per questo disegnerà una formazione che, pur con spiccato spirito offensivo, baderà molto anche a non prenderle; per questo organizzerà un undici in grado di colpire i rivali nei loro punti deboli.
Maltrattati dal Basilea lo scorso weekend (ma contro i renani saranno poche le squadre che potranno sorridere) dalla seconda parte della scorsa stagione i biancorossi hanno mantenuto la grinta e la disposizione in campo. Non hanno più il puntero Sadiku, ma con Messaoud e Zarate sanno comunque rendersi pericolosi. Il centrocampo, muscolare ma non troppo tecnico, potrebbe mettere in difficoltà i bianconeri, i quali, comunque, hanno qualità e mezzi per prendere in mano le redini del gioco.
Riuscire a dare seguito al bel successo centrato contro lo Young Boys e, soprattutto, alle prestazioni fornite in questo primissimo scorcio di stagione, sarebbe molto importante per il Lugano: potrebbe essere un buon viatico per un autunno e un inverno meno freddi di quanti molti pronosticavano solo qualche settimana fa.
