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ATTUALITÀ SETTIMANALESMI: Il potenziale è invariato ma il rischio aumenta

19.06.17 - 08:56
Equity & Fund Analysis EFG
Keystone
SMI: Il potenziale è invariato ma il rischio aumenta
Equity & Fund Analysis EFG

La borsa svizzera ha portato a termine una settimana molto positiva, non tanto per l’aspetto numerico della performance, ma soprattutto per una capacità di reazione molto efficiente e comparativamente migliore delle altre maggiori borse, dando quindi un segnale forte in un contesto internazionale agitato.

Dopo la correzione da brivido nella quale sono incorsi i titoli tecnologici sono infatti affiorati alcuni timori sulla tenuta delle varie borse principali, tutte veleggianti attorno ai loro massimi periodici. È quindi stato importante per l’SMI dare prova di solidità e affidabilità, ruolo come sempre assunto a dovere dalla folta schiera di titoli difensivi.

Non è casuale che i tre fanalini di coda dell’indice allargato SPI siano proprio i tre titoli tecnologici, AMS (austriaco ma quotato in Svizzera), Logitech e Temenos, che hanno accusato il colpo correggendo pesantemente per poi riprendere una lateralizzazione maggiormente consona al loro andamento di lungo periodo. In realtà, solamente AMS aveva dei motivi seri d’inquietudine, essendo Apple il suo cliente principale, mentre gli altri tecnologici elvetici si sono mossi in simbiosi con il settore, a dimostrazione di come, a livello mondiale, sia latente il rischio di una rotazione settoriale nella preferenza degli investitori. È infatti noto come la sostanza della cavalcata della borsa americana sia da attribuire alla ristretta cerchia delle grosse capitalizzazioni tecnologiche, da sole responsabili della vistosa performance positiva.

Nel corso di questo rally si è verificato anche un progressivo rigonfiamento delle valutazioni che ha portato due titoli a superare la soglia psicologica dei 1'000 USD, configurando una situazione particolarmente esposta al rischio di correzione. È quindi stato sufficiente un commento sopra le righe da parte di un tenore di Wall Street per innescare una presa di utili dal tipico aspetto stagionale che ha avuto ripercussioni su tutti i listini. Fortunatamente, quello elvetico essendo poco esposto su questo settore, ha potuto arginare agevolmente le perdite ed ha approfittato dell’opportunità per mostrare nuovamente qualità.

La rotazione settoriale era anche un potenziale catalizzatore negativo per la seduta di venerdì, data alla quale arrivavano a scadenza numerosi contratti di opzione, e tipicamente un appuntamento nel quale sono più probabili delle decisioni d’investimento orientate a nuove alchimie di allocazione settoriale e dove vengono trattati volumi mediamente superiori, quindi con una componente destabilizzante in più per l’indice.
Nessuno di questi fattori ha però impedito all’SMI di concludere la settimana in crescendo, confermando l’intenzione di andare a riprendere al più presto i 9000 punti, una soglia che da tempo abbiamo identificato come l’asticella attorno alla quale l’indice potrebbe oscillare per qualche tempo.
L’SMI si è nel frattempo portato a zone di valutazione elevata, a ridosso dei 18x, un valore che nel 2015 era stato anche il preludio ad una correzione maggiore. Non vi sono ancora gli estremi per una retorica allarmistica, considerata la media di lungo periodo attorno al 16x e un minimo periodico recente attorno al 15x. Tuttavia, un’eventuale ripresa della discesa nella tecnologia americana, che a nostro parere è il rischio più verosimile a breve termine, potrebbe avere un effetto di contagio più difficile da contenere.

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